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Are you lonesome tonight

Creato il 14 maggio 2012 da Fredy73 @FedericaRossi5
La mia vita da single mi è sempre piaciuta molto. L'ho difesa, argomentata, protetta. Dalle incursioni degli uomini così come dal giudizio degli altri. Ho sempre detto che sono single, ma non sono sola. Vero. E la differenza è sostanziale. Tra la mia famiglia d'origine e quella acquisita (i miei tre amici più cari), non ho mai avvertito davvero l'esigenza della persona per la vita. Quella, a mio avviso, ce l'ho già. Anzi ne ho più di una. E mi ritengo fortunata per questo.
Tuttavia, ci sono certi giorni... Quei giorni in cui vorresti tornare a casa e trovare un essere vivente ad aspettarti. Quei giorni in cui ti infileresti sotto le coperte e sprofonderesti nell'abbraccio dell'altro. Quei giorni in cui saresti grata persino dei difetti insopportabili del tuo partner, purché tu ne possa ravvisare la presenza intorno, affianco e dentro di te.
Ok, questo è il sogno, ma poi, ogni volta, mi tocca fare i conti con la realtà.
Così, ogni volta che ci provo ad avere una relazione o una qualsiasi cosa che possa minimamente avvicinarsi a una relazione, mi sorprendo a d essere io l'approdo sicuro, il porto nel quale rifugiarsi, la panacea per tutti i mali della giornata. Per carità, non è colpa degli uomini che ho incontrato. Evidentemente, inconsciamente, sono vittima della sindrome della crocerossina. E proprio non posso fare a meno di ascoltare, aiutare, consolare, coccolare. O di scegliere l'uomo che ha bisogno di questo tipo di donna. Ci ragionavo l'altro giorno quando, in procinto di incontrare "l'uomo con le carte in tavola" (vedi post ricominciare), sono stata sommersa dai suoi sms. "Fra un po' ci vediamo", "che fai di bello?", "ma sei contenta?", "come stai?", "ma se deve essere un problema rimandiamo". E' stato allora che, tra una cena da organizzare in un'ora e mezza, un lavoro da concludere, le pulizie condominiali e la doccia ancora da fare, mi sono chiesta: " ma quand'è che potrò fare io la parte della femmina?"
Non c'è verso, scelgo sempre l'uomo che dipenderà da me e dalla forza che pensa io possegga. Eh, già, perché in tanti uomini che sono passati nella mia vita, l'unica costante è quella di essere stata da tutti considerata una "donna forte". Non lo sono, non lo sono mai stata. E non me ne frega neanche di diventarlo.
Datemi un "uomo forte" che si faccia carico dei miei problemi. Uno che ci sia quando ne ho bisogno. Che conosca le parole giuste per calmarmi, incoraggiarmi, consolarmi. Uno che mi faccia sentire accolta, amata, compresa. Che stia dalla mia parte o mi faccia ragionare, quando sbaglio. Che sia indipendente da me (e anche economicamente, se possibile). Ma, all'occorrenza mi faccia capire quanto sono importante per lui.
Oddio, forse io non sono single. Sono fidanzata con me stessa...

Articolo originale di Federica Rossi per Poco sex e niente city. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso dell’autrice.

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