Se la Lauretta di Puccini cantava “Andrei su Ponte Vecchio …ma per buttarmi in Arno”…io quando ci ritorno mi emoziono come se fosse la prima volta e resto a guardare l’incanto della bellezza di questa città.
L’occasione si ripresenta con il gentile invito di Gianna Peruzzi, titolare della storica argenteria e gioielleria, che mi contatta tramite email per rendermi partecipe della riapertura al pubblico della sua “preziosa bottega” dopo un restiling durato qualche mese.
Un invito davvero gradito a cui decido di intervenire anche perché Gianna Peruzzi mi confida di essere una lettrice del blog e la cosa mi rende davvero contento.
Sono le ore 18 sono appena rientrato da Roma, insieme alla mia amica Carlotta, dopo l’evento alla Sartoria Rossi dove ho curato le p.r. relative agli inviti delle persone definite “social”. Il tempo di cambiarci ed eccoci alle ore 19 su Ponte Vecchio. La luce è ancora protagonista di queste giornate di maggio che ci regalano momenti di grande armonia.
La gioielleria Peruzzi è situata in fondo a Ponte Vecchio all’angolo con Borgo San Jacopo. Per l’occasione è allestito all’esterno una graziosa aria ristoro che sembra un giardino dove due belle piante di limone segnalano l’ingresso.
C’è davvero tanta gente!
Ritrovo la Barbara la mia affezionata fotografa che con pazienza mi segue per gli eventi fiorentini. Entriamo all’interno di questa bottega storica alla ricerca di Gianna Peruzzi. A farmi da cicerone c’è Alba Bacci, dell’ufficio stampa Raspini, che ho avuto modo di conoscere a Milano. Una persona gentile ed affabile con cui è davvero un piacere collaborare.
Dimenticavo di informarvi che l’argenteria Peruzzi oltre a produrre la sua linea è anche concessionaria degli argenti Raspini e proprio per questa apertura viene presentato il nuovo bracciale dedicato alla città di Firenze.
Eccola la Gianna Peruzzi sorridente ed in elegante black and white. Si offre subito di farci da guida nella visita della sua “creatura”, perché definirlo semplicemente “negozio” sarebbe davvero riduttivo. Con Gianna siamo giunti alla quarta generazione di argentieri, una storia che parte dal 1860!
Il primo piano è dedicato alla vendita dove brillano 4 lampadari, due in cristallo, mentre gli altri sono stati ricavati da lampade religiose. Forse anche per ricordare che l’argenteria Peruzzi ha prodotto oggetti sacri (calici, lanterne, ostensori, corone ed altro) per le chiese di tutta la Toscana e non solo, ma anche servizi d’argento, posateria perfino per Casa Savoia!
A confermare questa lunga tradizione gli antichi bozzetti preparatori che fanno bella mostra al primo piano e la divertente carta da parati che riproduce alcune fra le tante creazioni di argenteria e gioielleria.
Saliamo al secondo piano dove invece Gianna ci mostra il cuore pulsante: il laboratorio artigiano. Inizia ad aprire piccoli cassetti antichi da dove spuntano fermezze, putti, posate, elementi decorativi.
Un vero e proprio archivio della storia dell’argenteria. Fa bella mostra su un tavolo di cristallo un antico volume del sec. XIX, uno dei tanti custoditi gelosamente, dedicato ai bozzetti di gioielli.
Gianna mi parla con entusiasmo del suo lavoro e la capisco perfettamente quando sfiora con le dita il maestoso candelabro d’argento posto sul tavolo. Come Lei riesco anche io a sentire il profumo di quel materiale prezioso ed a percepirne la sua storicità.
Ma le sorprese non sono finite. Scendiamo nuovamente al pian terreno ed entriamo nello spazio retro della gioielleria. Uno spettacolo.
Una terrazza che affaccia sull’Arno e da dove Ponte Vecchio è vicino, anzi sembra quasi si possa toccare non solo con lo sguardo.
E’ ora del tramonto. La città è immersa in una atmosfera surreale, il rosso del sole ci abbraccia. Un ultimo brindisi alla gioielleria Peruzzi e purtroppo è ora di andare.
Ringrazio Gianna Peruzzi per il gentile invito e l’ufficio stampa Bacci.
Credit Barbara Vallone
My clothes:
jacket: Anissej Life www.anissejlife.com
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