Aria di Libri | #14 “Sai tenere un segreto?” – Sophie Kinsella

Ho sempre avuto la profonda, radicata convinzione di non essere una persona come tutte le altre, e che ci sia una fantastica, eccitante nuova vita che mi attende dietro l’angolo.

—  Sophie Kinsella

Salve pelati, in questa nuova puntata della rubrica, dove vi consigliamo delle letture, ho deciso di parlarvi del primo romanzo che mi ha fatto conoscere la scrittrice britannica Sophie Kinsella al di fuori della saga I love shopping. Conoscevo il film del 2009 da cui è stato tratto il primo libro della serie sullo shopping sfrenato e non ero molto tentata di leggere tutte la vicende a puntate di Becky, poi però in libreria mi hanno attratto, della stessa autrice, i titoli degli altri suoi romanzi. Il primo che comprai, semplicemente incuriosita dal titolo fu: Sai tenere un segreto?, un romanzo di genere chick lit, che si rivolge soprattutto a donne giovani, single e in carriera, pubblicato nel 2003 con lo pseudonimo Sophie Kinsella (i romanzi “rosa”, precedenti agli anni duemila invece, col suo vero nome Madeleine Wickham). È un romanzo frivolo (e non in senso dispregiativo), ma vi garantisco risate a go go e un’empatia fortissima con la protagonista Emma.
È una ragazza comune, forse un cliché, romantica, imbranata e incompresa, ma in fondo, durante la nostra vita, chi non lo è almeno un po’. Lavora come assistente marketing per un’importante azienda e durante un viaggio in aereo, Emma inizia a raccontare tutti i suoi segreti, anche i più intimi, all’uomo che le è seduto accanto. Quell’uomo si rivelerà uno dei suoi capi e fondatore dell’azienda, Jack. Emma, imbarazza e impacciata, cercherà di evitarlo non riuscendo nell’intento, anzi alla fine uscirà persino con lui. La situazione precipitera però quando lui racconta in un’intervista tutti i segreti di lei. Dopo ulteriori incomprensioni e anche un segreto da parte di lui, i due riusciranno finalmente a riconciliarsi.
La trama è lineare e già, forse, vista/letta, ma l’ironia che pervade dall’inizio fino alla fine questo romanzo è ineguagliabile. Io non solo ridevo ad alta voce, ma mi vergognavo talmente tanto leggendo delle figuracce fatte da Emma, che dovevo momentaneamente interrompere la lettura per riprendere fiato. È questo il punto di forza della Kinsella, l’empatia. Puoi non aver nulla in comune con la protagonista, ma sarete comunque dalla sua parte. Emma è ridicola nel suo modo di sognare una vita romantica da favola, fino all’inverosimile, però non è solo buffa, ha un suo spessore. È una ragazza che davvero ce la mette tutta e il fatto che non le sia mai stato riconosciuto, le pesa, ma non lo dà a vedere. Jack beh…è l’uomo dei sogni. Tutto d’un pezzo, il principe azzurro moderno, ma imbranato anche lui a modo suo (insomma spifferare ai mass media che la tua donna non è una taglia 40 anche se lei afferma questo, è proprio da idioti). Affascinante e buono, buono come lo è Emma, è forse questo che lo attrae di più di lei. Non è probabilmente l’opera più originale della Kinsella, ma è genuina, è irriverente, è perfetta per chi vuole una lettura scaccia pensieri.
Se invece volete qualcosa con più spessore io vi indirizzerei verso altri titoli come La signora dei funerali (una storia che inizia in maniera assurda, che però metterà in evidenza le debolezze e le paure dell’essere umano), Vacanze in villa (credevo di leggere qualcosa di divertente e invece mi sono ritrovata a riflettere sulle occasioni perse e sull’amore) o Ti ricordi di me (una storia d’amore che va oltre i ricordi, ricordando a noi stessi chi siamo davvero), ma se avete bisogno di staccare la spina, di romanticismo classico alla Pretty woman e protagonisti alla Hugh Grant e Julia Roberts (in questo caso a ruoli invertiti) come in Nottingh hill, questo è il libro che fa per voi. Perfetto come regalo di Natale.