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Aria di Libri | #8 “La Verità Sul Caso Harry Quebert” – di Joel Dicker

Creato il 31 marzo 2015 da Parolepelate

La Verità sul caso Harry Quebert (titolo originale: La Vérité sur l’Affaire Harry Quebert) è il genere di libro che sai quando lo inizi e sai anche quando lo finisci: il più presto possibile.

Ringrazio tanto in primis Allonsyaparis per aver suggerito il libro a Songofastark. Io, terza incomoda, ho colto al volo il consiglio e non me ne sono pentita. Se non fosse stato per lei, chissà quando avrei avuto il piacere di conoscere Joel Dicker.

Aria di Libri | #8 “La Verità Sul Caso Harry Quebert” – di Joel Dicker

Ma bando alle ciance: cercherò di spiegarvi in breve come mai questo libro mi è piaciuto così tanto.

Partiamo dalla trama: il protagonista e narratore è Marcus Goldman che, a 30 anni, ha scritto un libro che ha venduto milioni di copie e la vita sembra sorridergli. Ma, dopo aver passato due anni a fare la cicala, torna alla realtà e scopre di non riuscire più a scrivere una frase: cade nell’incubo di ogni scrittore e vive la temuta crisi da pagina bianca. Per ritrovare l’ispirazione chiede aiuto a Harry Quebert, suo docente universitario e scrittore di successo, che lo invita a passare un po’ di tempo nella leggiadra Aurora, New Hampshire, una città che in confronto Stars Hollow sembra una favela.
Purtroppo per Marcus, l’ispirazione non torna e il ragazzo decide di ripartire per New York. Neanche il tempo di scendere dall’aereo, scoppia lo scandalo: nella villetta in cui l’amico Quebert ha vissuto per 30 anni viene ritrovato il cadavere di una quindicenne scomparsa nel 1975, Nola Kellergan. Come se non bastasse questo a renderlo il principale indiziato, scopriamo che Quebert e Nola avevano avuto una relazione, durante l’estate del 1975, una relazione proibita a causa della grande differenza d’età. E questa non è nemmeno la notizia più sconvolgente…

Il romanzo partiva “avvantaggiato” perché ultimamente mi sono avvicinata ai gialli e ai thriller, che per vent’anni della mia vita ho ignorato e adesso me ne pento miseramente, ma ciò non toglie che il libro sia davvero appassionante: esistono gialli carini e gialli che ti tengono incollata alle pagine perché proprio non puoi vivere senza aver risolto il mistero. Questo libro appartiene alla seconda categoria.
A un certo punto ero disperata: tutti mi sembravano colpevoli e innocenti allo stesso tempo, e alla fine mi sono detta ho ucciso io Nola Kellergan, perché davvero i colpi di scena si susseguono uno dopo l’altro e il lettore si ritrova coinvolto fino al midollo. Attenzione, questo libro potrebbe diventare la vostra nuova ossessione.

Dicker ha avuto la capacità di creare un romanzo che sembra in tutto e per tutto la cronaca di una storia realmente accaduta (complice comunque la trama che purtroppo ricorda tristemente le notizie che sentiamo ogni giorno al telegiornale), con personaggi così reali da poterli quasi toccare con mano. E ognuno di loro nasconde un mondo dietro la facciata da cittadino perfetto. Anche il più insospettabile.
Altro punto a favore: durante la lettura non ho avuto alcuna difficoltà a immaginare la città di Aurora, i luoghi che vengono visitati, la gente con la quale il protagonista entra in contatto. Tutto. E questo contribuisce a devastare psicologicamente il lettore.

Devastare psicologicamente perché Dicker ha preso tutte le mie convinzioni, le mie teorie, e le ha strizzate, rivoltate, pestate, allargate: insomma, s’è divertito con la mia mente senza che ne fossi consapevole. Scommetto che arriverete alla fine, chiuderete il libro e con la bocca spalancata penserete: non ci posso credere. E invece sì. Non so se lo odio per avermi fatto passare diverse notti insonni o se lo amo perché adoro i libri che mi fanno impazzire e questo lo ha fatto alla grande.

Se ancora non siete convinti, eccovi un piccolo bonus: il libro pullula di buoni consigli e perle di saggezza per aspiranti scrittori e non. E la numerazione dei capitoli è invertita, da 31 a 1, il che non fa che aumentare l’ansia man mano che si legge. Della serie: cosa succederà quando arriverò a zero? Ve lo dico io: imploderete.

Insomma, leggetelo, leggetelo, leggetelo.

Salut.


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