Aria fresca in barattolo contro lo smog di Pechino
Quando l’ aria è irrespirabile e gli edifici all’orizzonte si intravedono a stento a causa dell’inquinamento, quanto sareste disposti a pagare per una boccata d’ aria fresca?
Se lo è chiesto anche l’artista di Pechino, Liang Kegang, mettendo all’asta un barattolo pieno d’aria pulita proveniente dalla Francia meridionale. Tornato in Cina dopo un viaggio di lavoro in Provenza, l’artista venduto il barattolo ad un imprenditore di Chengdu per $860 (€620).
“L’aria dovrebbe essere un bene senza prezzo e ugualmente respirabile per tutti”, ha detto Liang in un’intervista. “Questo è il mio modo di criticare il problema dell’inquinamento in Cina e di esprimere il mio malcontento.”
L’opera di Liang fa parte di una recente serie di proteste “artistiche”, che riflettono il crescente malumore dell’opinione pubblica nei confronti del problema dell’inquinamento. Sempre più spesso, infatti, intere città in Cina restano immerse per giorni in nuvole di smog irrespirabile, che superano livelli di tossicità considerati nocivi dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
Tuttavia, l’alto tasso d’inquinamento in Cina e nel resto dell’Asia non ha conseguenze negative solo per la salute. Recenti studi, pubblicati negli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, hanno dimostrato che l’inquinamento ha una forte influenza anche sul cambiamento delle condizioni climatiche nell’emisfero nord del pianeta.
I ricercatori hanno scoperto che l’aria inquinata rafforza l’intensità delle tempeste sull’Oceano Pacifico, provocando cambi di clima in altre parti del mondo. Yuan Wang, del California Institute of Technology, ha affermato: “Gli effetti sono piuttosto drammatici. L’inquinamento genera nuvole più grandi e dense, che causano piogge più intense.”
Molte zone dell’Asia, infatti, da Pechino a New Delhi soffrono dei più alti livelli d’ inquinamento del mondo. In Cina, gli abitanti delle grandi citta sono sempre più preoccupati per le condizioni ambientali e le critiche al governo sono sempre più intense. I leader cinesi hanno affermato più volte che ridurre l’inquinamento è una priorità, ma per ora lo sviluppo economico resta più in alto nella loro agenda, anche per garantire stabilità al governo.
Nel frattempo, fintanto che la politica riuscirà a ridurre l’inquinamento e lo smog continuerà a rendere l’ aria irrespirabile, ai cinesi non restano che due possibilità: una buona dose di mascherine o una scorta di aria confezionata.