Prenderà il via domani la Coppa del Mondo di short track (clicca qui per leggere la presentazione delle aspettative azzurre). La punta di diamante della nazionale azzurra sarà ancora una volta Arianna Fontana, “veterana” a soli 22 anni di un gruppo di giovani che vuole farsi largo verso le Olimpiadi di Sochi 2014.
Dopo aver conquistato lo scorso anno la sfera di cristallo nei 500 metri, l’argento iridato nella medesima distanza ed il bronzo all-round sempre ai Mondiali (oltre che l’argento nella super-finale dei 3000 metri), la fuoriclasse di Sondrio è ben preparata per vivere una nuova stagione da protagonista assoluta, dove non nasconde l’ambizione di diventare la numero 1 del pianeta.
Sei soddisfatta della tua preparazione estiva? Ti sei soffermata su qualche aspetto tecnico in particolare?
“La preparazione estiva è andata benone, è sempre dura ricominciare ma quest’anno è stato davvero piacevole, abbiamo passato il primo raduno a San Vincenzo, in Toscana, proprio sul mare. E’ stato fantastico, abbiamo lavorato, faticato ma siamo anche riusciti a svagarci un po’, goderci il sole e qualche rinfrescata in acqua. Soprattutto mi sono piaciuti gli allenamenti in spiaggia dove tra una sessione e l’altra ci si tuffava in mare per ritrovare un po’ di refrigerio! Poi ci siamo trasferiti a Canazei dove sono andata a trovare qualche volta i miei colleghi della Guardia di Finanza, poi a Bormio, vicino a casa, ed infine a Courmayeur. Mi sto concentrando molto sulla tecnica, ho ancora molto da migliorare, ma ho già fatto molti passi avanti in questi ultimi anni, infatti quando mi rivedo nei vecchi video noto subito la differenza di come ho cambiato il modo di pattinare. In questo ultimo periodo invece ho dato molto peso alla palestra, è fondamentale per la mia esplosività, per avere un’ottima partenza e riuscire ad accelerare e arrivare alla mia velocità di punta in poco tempo“.
Dopo la vittoria della Coppa del Mondo e delle medaglie ai Mondiali, quest’anno punti a fare ancora meglio, magari provando a vincere l’oro iridato nell’all-round?
“La vittoria dell’anno scorso non me l’aspettavo, curando due distanze e quindi non potendo scartare nessun punteggio puntavo ad arrivare nella top 3 sia dei 500 che nei 1500 metri. Poi invece è arrivato l’argento ai Mondiali nei 500 e la overall di Coppa del Mondo. Quest’anno rifarsi sarà dura, non so ancora bene quale distanza correrò, se farò come l’anno scorso che curerò due distanze oppure ogni tappa di coppa cambierò distanza per cominciare ad ambientarmi in tutte le gare, non so, vedremo di volta in volta, comunque di certo punto al podio in ogni singola tappa di coppa e poi staremo a vedere il risultato finale. Riguardo ai Mondiali, beh, quelli sono una gara a parte, vorrei davvero vincere l’oro nella overall, l’anno scorso ho mancato la finale dei 1000, vedremo quest’anno cosa riuscirò a fare“.
Ormai sei una polivalente. Lo scorso anno sei andata fortissimo nei 500 e 1500, meno nei 1000: per quale motivo trovi questa distanza più insidiosa?
“Guarda, sinceramente non lo so, ho sempre sofferto i 1000 e dall’anno scorso, dopo i Mondiali, mi sono ripromessa di migliorare e voglio diventare forte anche in questa distanza, è un obiettivo che mi sono prefissata e quindi non vedo l’ora di andare in Canada per mettermi in gioco con le migliori”.
Come valuti la crescita delle tue compagne di squadra? Pensi che la staffetta possa diventare costantemente in grado di lottare per il podio?
“Già l’anno scorso ci siamo fatte vedere e credo che le nostre avversarie abbiano capito che stiamo arrivando a dare fastidio. Io ci credo, credo nella squadra e voglio vincere con le ragazze! L’obbiettivo di quest’anno è sicuramente quello di centrare più finali possibili, poi una volta lì ci si gioca il podio“.
Pensi che i tuoi risultati stiano contribuendo ad accrescere l’interesse verso questo sport e ad aumentare il numero di praticanti?
“Con le mie vittorie i giornali, le tv e le radio si sono fatti più attivi nei nostri confronti, dandoci un po’ più di visibilità, quindi spero davvero che in qualche modo questo possa servire a far avvicinare bambini e giovani a questo sport meraviglioso. Inoltre colgo l’occasione per un avviso: visto che in tv non faranno vedere le gare, ci potrete seguire su Internet, con tutte le tappe di Coppa del Mondo che saranno visibili in streaming sul sito dell’ISU (www.isu.org), nella sezione riservata ai video“.
Questo sarà l’anno pre-olimpico: la tua preparazione è già finalizzata a Sochi 2014?
“Già dopo Vancouver pensavo a Sochi, sono quattro anni di preparazione per un unico grande evento. Ora ci stiamo avvicinando sempre di più, quindi tutto è finalizzato a quello e io voglio vincere“.
Parlaci del tuo rapporto con Eric Bedard, ct canadese della selezione tricolore.
“Bedard è molto particolare, ti fa sia ridere che arrabbiare ma il suo arrivo e quello di Kenan Gouadec sono stati una manna dal cielo, davvero non potevo chiedere di meglio. Mi hanno insegnato tante cose, mi hanno dato tanti consigli utili in varie occasioni, a volte loro sono stati duri con me e a volte basta solo uno sguardo per capire che sono orgogliosi di me e questo non ha prezzo“.
Le tue avversarie saranno sempre le solite (cinesi e canadesi in primis) o ti aspetti delle novità?
“Le avversarie più temibili ormai sono le solite, ora devo affrontarne qualcuna in più quando correrò i 1000, ma fremo di poter correre di nuovo contro la cinese Wang Meng (tre medaglie d’oro olimpiche individuali tra Torino 2006 e Vancouver 2010, ndr): è stato annunciato il suo rientro, quindi la aspetto alla partenza“.
Quanto è cambiata Arianna Fontana dopo il bronzo di Vancouver 2010 e cosa ti resta di quell’esperienza?
“Ora sono più consapevole delle mie potenzialità, ho fatto esperienza, ho azzardato sorpassi e tante volte sono stata squalificata, ma la volta dopo è andata meglio, ho imparato dai miei errori e continuo ad imparare giorno dopo giorno. Vancouver è stata tante cose, una più diversa dall’altra, da quell’esperienza ho capito che devo credere in quello che penso ed in me stessa, inseguendo i miei obiettivi“.
Tra pochi giorni inizia la Coppa del Mondo: aspettative? Speri di partire subito col botto?
“Da 3 giorni siamo in Canada, non vedo l’ora davvero, questi mesi di preparazione sono serviti arrivare pronti e in questi ultimi giorni di allenamento ho cominciato a sentire l’adrenalina che inizia a farsi viva, la voglia di competere, di buttarsi in mezzo alla mischia e vedere come va. Da due anni a questa parte ho ritrovato il piacere di correre, mi diverto in pista e finché proverò queste sensazioni non potrà che andar bene per me, sia che arrivi sul podio sia in caso contrario. Ovvio che se non vinco mi arrabbio come una iena, ma vuol dire che le altre sono state più brave ed io, forse, una ‘polla’ “.