Armenia. Generali russi ad Erevan, questione è sempre la sicurezza nazionale

di Giacomo Dolzani

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa armene una delegazione di militari russi, inviata da Mosca e guidata dal generale Yuri Stawicki, nell’ambito di un progetto di collaborazione militare congiunta si è recata in visita oggi ad Erevan.
Russia ed Armenia hanno infatti ratificato svariati contratti di collaborazione in campo bellico, i quali prevedono principalmente la fornitura di armi alla repubblica caucasica da parte di Mosca (tra le quali anche missili a lungo raggio) ed esercitazioni congiunte tra le forze armate dei due paesi, finalizzato al miglioramento delle capacità tattiche dell’esercito armeno e della coordinazione delle truppe in diverse situazioni e su differenti tipi di terreno.
Durante i quattro giorni in cui i rappresentanti delle forze armate russe saranno nel paese verranno discusse, con i vertici del governo e del comparto militare di Erevan, questioni relative a future partnership tra i due stati e, soprattutto, il problema della sicurezza della repubblica ex sovietica, ormai da un ventennio in guerra con il vicino Azerbaigian che, contrariamente all’Armenia, sta vivendo una fase di rapida crescita sia sotto il profilo economico che in campo militare.
Le truppe di Erevan, nonostante quattro risoluzioni Onu ne richiedano la liberazione (n. 822, 853, 874 e 884 del 1993), occupano infatti da vent’anni l’altopiano del Nagorno-Karabakh ed altre sette regioni azere circostanti (in cifre il 20% del territorio dell’Azerbaigian); questa politica aggressiva ha di fatto causato l’isolamento dell’Armenia nel Caucaso meridionale, obbligando il paese, per sopravvivere sia dal punto di vista energetico che della sicurezza nazionale, ad aderire all’Unione Doganale Euroasiatica, la creatura di Putin che dovrebbe riunire sotto la guida di Mosca parte delle repubbliche ex sovietiche in un’organizzazione che possa contrapporsi ad Usa, Ue, Nato e Cina.

da Notizie Geopolitiche