Consapevole che le cose, per Lui, potrebbero “mettersi male”, sia sul piano giudiziario sia su quello elettorale, Arraffaele Lombardo sta stilando una sorta di testamento per lasciare i propri beni a sostenitori, amici e parenti (nel senso di acquisiti, come compari e comari).
Si è detto, ad esempio, che se l’Ast spa è un’Azienda partecipata dalla Regione, è giusto che vada in eredità al proprio Movimento politico e, cioè, all’MPA….
Ed ecco che una delle clausole del testamento prevede che l’intero Consiglio di Sorveglianza sia stato già assegnato a tre esponenti Autonomisti mentre, a breve, anche il Consiglio di Gestione di AST spa, ridotto da cinque a tre unità (per dare un senso di risparmio) vada a esponenti a lui “vicini”.
Rimane il problema della carica di Presidente dell’Ast che potrebbe restare saldamente nelle mani dell’inossidabile, potente (oltre che bravo, naturalmente) ed intoccabile Prof. Dario Lo Bosco ma questo non sarebbe un dramma per l’MPA: un Presidente padellino in mezzo a cinque esponenti autonomisti diventerebbe quasi una figura simbolica che finirebbe in minoranza quando si dovesse prendere una qualsiasi decisione ispirata dal Governo Regionale.
Intanto, qualche ulteriore novità potrebbe profilarsi, oltre che a livello amministrativo, anche in quello gestionale che, negli ultimi tempi si è rivelato un vero disastro…. In vista, pensionamenti e dimissioni che potrebbero falciare lo staff dirigenziale e portare ad un rinnovo, seppure parziale, dell’entourage che, ad avviso del Sidast dovrebbe essere mandato a casa in blocco (con la scusa dei motivi economici, che sono perfino reali) per procedere ad uno snellimento e ad un rinnovo anche della mentalità aziendale ancora ferma al 1931 ai tempi del Re e della famigerata “148” che ha la sua bella età ma che non vuole assolutamente saperne di morire….
Perché non attingere, ad esempio a delle professionalità interne per creare nuovi dirigenti anziché assumere sbarbatelli senza alcuna esperienza lavorativa nel settore ma forniti di una o più tessere di partiti “governativi”? Ne abbiamo, all’Ast di quadri validi (parametri 250) che oggi rendono molto di più che non alcuni dirigenti di primo pelo che hanno già causato danni irreparabili all’Azienda….
Il Sidast resta, speranzoso, alla finestra sperando che l’Azienda possa restare in mano pubblica e diventare “normale”. E’ chiedere troppo, alla vita ?