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ARREDAMENTO della classe modellato sul COOPERATIVE LEARNING

Creato il 24 marzo 2010 da Psychomer
ARREDAMENTO della classe modellato sul COOPERATIVE LEARNING Tempo fa abbbiamo parlato di che cos'è il cooperative learning e di come si può diventare docenti costruttivisti.
Oggi vediamo quali sono i bisogni del gruppo classe che utilizza il cooperative learning confrontandolo con ciò che accade nelle aule dette tradizionali.
Organizzazione della classe: Uno degli obiettivi di apprendimento cooperativo è quello di insegnare agli studenti l'iniziativa e l'autonomia. Gli insegnanti vogliono vedere gli studenti che cercano i loro coetanei che hanno bisogno d’aiuto. I materiali devono essere a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Gli studenti collaborano più facilmente in un ambiente ben organizzato piuttosto che in aula dove vi è disordine; se l’ambiente fisico è disordinato questo non costituisce un esempio coerente.
Dimensioni del gruppo: le metodologie tradizionali dispongono gli studenti su file pre-organizzate. L’apprendimento cooperativo funziona al meglio quando la dimensione del gruppo è piccolo: il numero ideale oscilla tra i 15 e i 20 studenti.Successivamente gli studenti sono raggruppati in gruppo da 3 a 5. Infatti, maggiori sono le dimensioni del gruppo e più difficile risulta organizzare l’attività e gestire l’aula.
Distanze: all’interno di ciascun gruppo gli studenti dovrebbero essere adeguatamente distanziati in modo tale che possano avere il contatto oculare con tutti ma senza urtare i compagni, i materiali o disturbare gli altri gruppi. Gli studenti che lavorano in gruppi cooperativi non sempre hanno un posto per sedersi: spesso sono soliti muoversi per la stanza per raccogliere informazioni. Per questo motivo gli ostacoli devono essere ridotti al minimo in modo da facilitare il movimento. I diversi gruppi devono essere distanziati quanto basta per non disturbarsi a vicenda e per permettere all’insegnante di monitorare l’azione del gruppo o aiutare gli studenti in difficoltà . Le configurazioni dei banchi permettono inoltre di “sciogliersi” in breve tempo: ciò è indispensabile per far sì che ciascuno possa sentire e vedere al meglio le istruzioni dell’insegnante. Inoltre gli studenti, certe volte, lavorano singolarmente su alcuni progetti perciò la struttura dell’aula e dei banchi deve essere flessibile.
Bisogni personali: All’interno di ciascun gruppo ogni studente deve avere uno spazio personale. Ogni studente dovrebbe anche essere dotato di uno spazio di archiviazione dei propri materiali e libri. Questo materiale dovrebbe essere facilmente accessibile e non ingombranti quando non servono.
Comfort: Mobili non confortevoli distraggono gli studenti dalla concentrazione che richiede il lavoro. Ad esempio, gli studenti di una scuola media sono continuamente in crescita perciò occorrono attrezzature continuamente adattabili a questa esigenza. Gli studenti infatti passano gran parte della loro giornata seduti sulla sedia, perciò si tratta di un elemento molto importante.
Sicurezza: L'ambiente di apprendimento non dovrebbe essere pericoloso per gli studenti. Gli studenti dovrebbero essere in grado di muoversi per la classe senza trovare pericoli. La disposizione dei mobili in aula dovrebbe essere fatta in modo da evitare che i bambini si facciano male.
Costi e qualità: I bilanci delle scuole sono limitate. Essi non possono permettersi di spendere ingenti somme di denaro per mobili costosi. Questi mobili devono essere facili da pulire, durevoli, e poco costosi.
Le parti dell’arredamento

IL BANCO
ARREDAMENTO della classe modellato sul COOPERATIVE LEARNINGQuesto disegno mostra come la struttura del banco sia durevole e a basso costo. I tubi delle gambe sono disponibili in tre diverse lunghezze.. La particolare forma delle gambe permette la libertà di movimento sotto il banco da entrambi i lati. I fori della superficie di lavoro vengono utilizzati per montare la lavagna rotante al centro o eventuali altri strumenti da sviluppare. Le gambe in polipropilene sono ripresi dal fabbricante alla fine della loro vita per essere riciclate.
LA SEDIA
ARREDAMENTO della classe modellato sul COOPERATIVE LEARNING
Questo disegno mostra le caratteristiche della sedia. Essa è dotata di un cuscino di gomma rimovibile per facilitare la pulizia e la riparazione. Le gambe e la schiena sono fatti di polyproylene, perciò riciclabili. Queste parti sono prodotte in tre formati differenti. Il vassoio sotto la sedia conserva libri e altri oggetti facilmente accessibili da parte degli studenti.
IL “CENTER”, LA LAVAGNA GIREVOLE
ARREDAMENTO della classe modellato sul COOPERATIVE LEARNINGLa lavagna girevole può essere montata sui banchi da gruppi di 3 o 4. Questa lavagna ha molti usi. Gli studenti possono scrivere su di essa per comunicare le idee tra di loro. Essa può essere utilizzata come spazio di lavoro per impostare il progetto da svolgere. La lavagna girevole può anche essere appesa sul muro per le presentazioni in classe o anche messa in mostra. Quando non le tavole non vengono usate possono essere appese sotto la lavagna principale.
LE CONFIGURAZIONI
ARREDAMENTO della classe modellato sul COOPERATIVE LEARNINGQuesto disegno mostra la disposizione dei banchi in alcune configurazioni diverse. La forma dei banchi permette molti tipi di configurazione della classe. I banchi infatti sono stati progettati per essere messi in gruppi di 3 e 4, semplicemente girandoli nel modo appropriato. Una lavagna rotante può essere aggiunta al centro per permettere l’interazione tra i partecipanti.
GRUPPI DI TRE BANCHI: la lavagna rotante montata sui banchi a gruppi di tre permette di scrivere a tutti: ciò significa potersi segnare concetti, mappe o parole relative all’argomento di cui si sta parlando. Scrivere sulla lavagna permette di condividere con tutti ciò che si sta pensando piuttosto che segnarlo solamente sul proprio quaderno.
GRUPPI DI QUATTRO BANCHI: aggiungendo un quarto banco si crea una configurazione tale che permette al gruppo di lavorare e interagire ad una distanza accettabile. La distanza è un elemento da non sottovalutare: gruppo troppo numerosi possono faticare ad interagire e di conseguenza il lavoro ne è influenzato.
Bibliografia

Dahley, Andrew (1995). Cooperative Learning Classroom. Annual Design Review, Design Distinction Award,I.D. Magazine
http://alumni.media.mit.edu/~andyd/mindset/design/clc.html

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