Non sono mancati attimi di tensione in occasione di Italia-Croazia disputata ieri sera (clicca QUI per cronaca e highlights), match che è stato temporaneamente sospeso per il lancio in campo di fumogeni. 16 tifosi croati sono stati arrestati e portati nel carcere di San Vittorie, denunciato anche un 17enne. Divieto di soggiorno in Italia e Daspo per tutte le persone coinvolte, il questore di Milano Luigi Savina ritiene che sia stato fatto il possibile a livello organizzativo.
“Prima della partita abbiamo sequestrato una cinquantina di razzi, quelli entrati al San Siro non sono stati sparati con pistole. Le perquisizioni al varco sono personali e a contatto, non con scanner come negli aeroporti, per cui è difficile escludere con certezza assoluta che entrino oggetti pericolosi allo stadio. Del resto sarebbe impossibile controllare tutti. I razzi usati, nello specifico, sono attivabili attraverso una miccia corta un paio di centimetri e non richiedono l’utilizzo di una pistola. Questo – spiega il questore – li rende più facilmente occultabili. È comunque da notare la capacità di reazione e di intervento della polizia”.
Più che probabile una sanzione da parte della Uefa nei confronti della Croazia, molti giocatori della nazionale biancorossa hanno chiesto scusa per l’accaduto. Prende le distanze anche Zoran Cvrk, responsabile della sicurezza della nazionale, i facinorosi non farebbero parte dei 10 mila tifosi che hanno acquistato il tagliando tramite la federazione.
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