Karenzi Karake, capo dei servizi segreti ruandesi, è stato arrestato a Londra. La polizia britannica ha reso noto che il provvedimento – eseguito sabato – è stato preso su richiesta delle autorità spagnole, da cui l’alto ufficiale è ricercato per crimini di guerra. Contro il generale era stato emesso un mandato d’arresto europeo.
Le accuse di Madrid contro Karake risalgono al 2008: secondo la procura spagnola il generale sarebbe responsabile, in quanto capo dell’intelligence militare, di massacri di rappresaglia negli anni immediatamente successivi al genocidio del 1994. Con lui sono accusate altre 39 persone. In più, l’alto ufficiale avrebbe ordinato l’omicidio di tre cooperanti spagnoli della ong Médicos del Mundo.
Il ministro della giustizia ruandese, Johnson Busingye, ha annunciato che il suo governo chiederà “spiegazioni” sull’accaduto a quello britannico e che non esclude di contestare la decisione per vie legali. Busingye, parlando al quotidiano New Times di Kigali, ha inoltre messo in questione la stessa legittimità delle norme che hanno permesso agli spagnoli di chiedere l’estradizione del generale. Su questa si deciderà nei prossimi giorni: un’udienza è in programma per giovedì.
Non è la prima volta che il generale Karake si trova al centro di un caso internazionale: nel 2009, proprio per le accuse formulate contro di lui, dovette lasciare la carica di vicecomandante della missione delle Nazioni Unite in Darfur (Unamid), assunta due anni prima.
Nella foto in alto: il Presidente del Rwanda Paul Kagame.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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