Le indagni sono state avviate a seguito della denuncia del Presidente dell'Associazione "Sos racket e usura" Frediano Manzi - che ha raccolto le testimonianze di alcune vittime di usura ed estorsione -. Frediani è stato ascoltato come persona informata dei fatti. Dai racconti è emerso che - secondo una prassi pressochè consolidata - tra il 2005 e il 2010 Ferrigno ha millantato agevolazioni in cambio di prestazioni sessuali; in particolare, prometteva di accelerare le pratiche per l'ammissione al programma antiracket. Ma non è finita qui.L'ex Commissario antiracket è accusato anche di prostituzione minorile perchè avrebbe abusato sessualmente di due minorenni, promettendo in cambio denaro e altre utilità (in un caso il posto in Polizia, in un altro un permesso di soggiorno). Per quest'ultimo reato è stato arrestato anche l'imprenditore Massimo Abissino - titolare di un negozio di abbigliamento a Milano; sembra, infatti, che abbia indotto alla prostituzione una delle minorenni, che lavorava presso di lui, che ha avuto rapporti sessuali con Ferrigno.
Il segretario e autista dell'ex Prefetto - secondo quanto è emerso dalle indagini - andava a prelevare con la macchina in dotazione del Ministero giovani prostitute, soprattutto minorenni, per portarle presso l'abitazione di quest'ultimo, dove si svolgevano orge e festini.
Il nome di Carlo Ferrigno è emerso anche nell'ambito dell'inchiesta per il processo Ruby; in particolare, in un'intercettazione telefonica l'ex prefetto parla delle ormai famosissime "feste", precisando che "c'erano orge lì dentro, non con droga, non mi risulta. Ma bevevano tutte mezze discinte. Berlusconi si è messo a cantare e a raccontare barzellette. Loro tre (Berlusconi, Fede e Mora) e 28 ragazze. Tutte ragazze che poi alla fine erano senza reggipetto solo con le mutandine strette".
Sembra che i fatti citati sopra siano stati raccontati a Ferrigno dalla danzatrice del ventre Maria Makdoum, che ha preso parte ad una delle feste ed è considerata una delle testimoni chiave dell'accusa nel processo in corso presso il Tribunale di Milano.
L'ex Commissario con l'aiuto di alcune persone ha messo sotto controllo il telefono della Makdoum e ha avuto accesso alle password di alcuni account di quest'ultima. Per questi fatti gli è stato contestato il reato di accesso abusivo a sistema informatico.
Roma, 2 aprile 2011 Avv. Daniela Conte
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