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Arriba Espana!

Creato il 31 marzo 2011 da Rightrugby

Arriba Espana!
Dopo gli ottantamila spettatori allo Stade de France per la partita di campionato tra Racing e Tolosa, un nuovo grande bagno di folla attende il rugby francese. Ma a beneficiarne sarà ... la Spagna.
Non è certo un fatto nuovo per le due realtà basche Biarritz e Bayonne, ma l'utilizzo di impianti più capienti Oltrefrontiera sempre all'interno della propria regione linguistico-culturale, ha ultimamente subito una decisa accelerazione. Lo scorso weekend il derby tra le due s'è disputato allo stadio Anoeta di San Sebastian nel paese basco spagnolo, recentemente l'Aviron Bayonnais vi registrava il tutto esaurito per la sfida di campionato contro lo Stade Toulousain.
E' ancora Tolosa a fare da "attrattore" per il prossimo evento a San Sebastian, Pais Vasco: la sfida per i quarti di finale della Heineken Cup col Biarritz, prevista il prossimo 10 aprile, riedizione della finale dell'anno scorso. E a due settimane di distanza dall'evento, la società basca annuncia sul suo sito che i biglietti, oltre 32.000, sono già tutti esauriti.
La movida espaniola per la Heineken Cup non finisce qui: dopo tanto parlarne è arrivata l'occasione anche per Perpignan di spostarsi oltre-frontiera all'interno della propria regione culturale, la Catalunya. La gara dei quarti di finale che la riguarda, altro derby francese col Tolone, si terrà il 9 aprile a Barcelona, allo Stadio Olimpico del quartiere Montjuic, l'Estad Olìmpic Lluìs Companys, capienza 56.000 posti. Anche qui con largo anticipo (tre settimane prima) il sito del club ha annunciato il tutto esaurito, per quella che è stata organizzata come una intera giornata di festa del rugbi català. Non si gioca al Camp Nou (98.000 posti) ma l'evento ha il supporto del Primer Equip del Barca come si può leggere - e vedere - nel sito dedicato (e nel manifesto promozionale riportato), sito di lettura estremamente scorrevole per chiunque possieda un qualche elemento linguistico padano.
[Facciamo un inciso culturale: isola basca a parte, c'è una continuità linguistica forte da Venezia fino a Madrid comprendente tutto il Sud della Francia: dalle lingue venete, lumbard e liguri-piemontesi si passa senza soluzioni di continuità al Franco-Provencal di Lione, all'Occitan di Tolosa e della Provenza al Català di Barcellona e poi al Castillano. Le parentele sono evidenti nella forma scritta, invece le pronunce si son corrotte e diversificate, risentendo nel tempo di influenze soprattutto francesi da Barcellona a Milano, mentre relativamente immuni alle estremità di tale spazio neolatino "di mezzo", nè toscano nè d'Oil, restano le somiglianze nella "calata" tra veneto e castillano. E per chiudere l'angolino culturale con un cenno all'orgoglio del Sud-Ouest, di cui il rugby costituisce un forte elemento identitario, ricordiamo un modo di dire locale etnico-linguistico e storico, in voga sin dal primissimo medioevo: "Non ci sono Franchi a sud della Loira"].
Uscendo dallo spazio Catalano-Basco-Occitano ma rimanendo nel tema "dove si disputeranno i quarti di finale della Heineken Cup", al nuovo Aviva Stadium di Lansdowne Road - o Bòthar Lansdùn - di Dublin da 48.000 posti, il 9 aprile si giocherà un molto impegnativo (anche sul piano della pronuncia, per restare in tema linguistico) Leinster-Leicester. Il sito del team ospite informa che c'è ancora una "limited availability" di biglietti.
Si arriva infine a Northampton Saints-Ulster: questo quarto di finale sarà giocato fuori sede, allo Stadium:mk (gl'inglesi vanno matti per i nomi "moderni") di Milton Keynes. Inaugurato nel 2007 e ancora da completare, offre una capienza attuale superiore ai 2o.000 posti, contro i meno di 15.000 del Frankin's Garden casa dei Saints, inferiore al minimo richiesto dalla ERC per un quarto di finale. Northampton è situata nel cuore dell'Inghilterra e lo stadio alternativo identificato non è certo oltre-frontiera, sta solo a una trentina di chilometri dalla città ma è pur sempre in un'altra Contea - il Buckinghamshire: come se Benetton si spostasse allo Stadio Euganeo di Padova.
La dirigenza dei Saints, ultimamente polemica su più fronti correlati agli economics, ha commissionato alla locale università uno studio sull'impatto economico dell'evento, per calcolare i soldi persi dalla intera Comunità e non solo dalle casse del club per via del necessario cambio di location, visto che si attende un afflusso di almeno tremila tifosi dall'Irlanda del Nord. Lo studio, vien detto nel sito, verrà sbattuto in faccia alla leadership locale Liberal-Democratica, contraria all'ampliamento dello stadio (usando ovviamente un fraseggio meno sbrigativo, ma il senso è quello). E' un ulteriore contributo a un hot topic qui affrontato di recente: dovrebbe essere di tutta evidenza anche da noi che non di sola tv (anzi!) può vivere il rugby.
Tant'è, que viva Espana per intanto: il rugby francese coi suoi derby che coprono metà della Coppa Europa (senza contar poi i quarti di Amlin Euro Challenge, con LaRochelle-Clermont il sette aprile, Stade Francais-Montpellier l'otto e Brive-Munster il nove - più Harlequins-Wasps l'otto), offrirà alle Comunità contigue oltrefrontiera basche e catalane una massiccia esposizione al grande rugby, oltre che interessanti introiti.
Possibile che invece noi coi francesi riusciamo solo a litigare su Libia, immigrati e Parmalat? Incursioni rugbistiche previste dai Transalpini a Torino o Genova, gnente? Solo respingimenti di immigrati a Ventimiglia? E poi dice che quelli più "svegli e creativi" tra i latini saremmo noi ...


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