Magazine Animazione
Regia: Hiromasa YonebayashiOrigine: GiapponeAnno: 2010
Durata: 94'
La trama (con parole mie): Arrietty è una ragazzina di quattordici anni che appartiene ad una particolare razza di esseri dalle dimensioni ridottissime che passano la loro esistenza vivendo accanto agli umani cercando di non entrare mai in contatto con loro, e prendendo soltanto quello che serve per sostenersi ed aiutarsi nelle faccende domestiche, dalle zollette di zucchero agli aghi da cucito.
Quando Sho, un suo coetaneo umano gravemente malato di cuore viene mandato a passare l'estate che lo separa da un'operazione importante nella casa di campagna dove Arrietty vive di nascosto con la sua famiglia, le loro vite cambieranno per sempre: sarà un incontro magico di due mondi, lo sfiorarsi di esistenze che, in un altro luogo, forse, avrebbero potuto proseguire nel loro viaggio insieme, ma che ugualmente segnano indelebilmente l'altra stabilendo un legame unico e duraturo.
Finalmente, dopo mesi e mesi di delusioni cinematografiche una dietro l'altra a fare da contrappasso alle giuste imbeccate in merito alle serie tv, Cannibale riesce finalmente a stupirmi rivelandomi una perla dell'impareggiabile Studio Ghibli del Maestro Miyazaki che mi ero colpevolmente perso ai tempi della sua uscita.Arrietty, la cui sceneggiatura è firmata proprio dal papà di Totoro, è un piccolo gioiellino di poesia, potenza visiva, semplicità e sentimenti profondi in grado di parlare a qualsiasi pubblico, emozionando e coinvolgendo come quando da bambini si ascoltavano ammirati le fiabe oppure si inventavano in giardino storie incredibili senza avere bisogno di alcun giocattolo, perchè la mente vagava libera negli spazi "sconfinati" che offriva la Natura.Diretto ottimamente da Hiromasa Yonebayashi - che si concede anche inquadrature normalmente non nel repertorio del suo mentore, come la serie di stacchi appena dietro la schiena di Arrietty e suo padre nel corso della prima "missione" casalinga alla ricerca dello zucchero della ragazza - e come spesso accade per le pellicole dello Studio Ghibli arricchito da un'ottima colonna sonora - questa volta non firmata dal solito Joe Hisaishi - e da un'attenzione grafica per i dettagli prodigiosa, in grado di dare vita ad un'ambientazione favolosa - sotto tutti i punti di vista -, ricchissima e traboccante di colori.Inoltre, come spesso accade per le creature nate dalle matite del Ghibli, la commistione tra Oriente ed Occidente contribuisce ad arricchire il già clamoroso fascino dell'opera, quasi portando sugli schermi una sorta di Alice nel paese delle meraviglie in versione nipponica, ed in grado di preservare e mostrare il meglio di punti di vista normalmente molto diversi.Da otto a ottantanni, come recitavano le formule sulle scatole dei vecchi giochi da tavolo, pellicole come questa sono in grado di incantare senza bisogno di ricorrere ad alcun colpo basso, o mossa ad effetto, e nella semplicità di un'amicizia che nasce, prende forma e rimane - come una casa cui tornare sempre - anche quando chi la vive è destinato a restare lontano, ed incanta chiunque assista ad un vero e proprio miracolo come questo, senza dimenticare il gusto per l'avventura, la scoperta e l'esercizio della curiosità come solo chi è innamorato della vita in tutte le sue sfumature può narrare e trasmettere con questa immediatezza.E indubbiamente Miyazaki si trova al centro di questa condizione, e con il tempo ha imparato a trasmetterla anche ai suoi allievi e collaboratori, arricchendo il loro bagaglio e permettendo la creazione di piccole, grandi magie come questa.Quando entro nell'orbita dello Studio Ghibli, ricordo sempre con piacere di un'intervista a Kurosawa che lessi qualche anno fa, durante la quale l'indiscusso numero uno del Cinema nipponico, alla domanda del giornalista su cosa pensasse di un accostamento tra la sua opera e quella di Miyazaki disse: "Mi dispiace per lui, perchè è riduttivo per i suoi film essere accostati ai miei".Magie, ma sto divagando proprio quando dovrei semplicemente applaudire l'opera del buon Hiromasa e sperare che, nel mondo dell'animazione - e non solo - più spesso si possa assistere a piccoli miracoli come questo, in grado di lasciare a bocca e cuore aperti.
MrFord
"It's not easy love, but you've got friends you can trust, friends will be friends,when you're in need of love they give you care and attention,friends will be friends,when you're through with life and all hope is lost,hold out your hand cos friends will be friends right till the end."Queen - "Friends will be friends" -
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