La noce moscata è il seme della Myristica fragrans, un albero sempre verde diffuso nelle zone a clima tropicale.
Gli esemplari femminili della pianta producono un frutto della dimensione di un'albicocca, all'interno del quale si trova una rete di color rosso scarlatto (il macis) che contiene il seme legnoso.
Una volta raccolti i frutti, i semi vengono messi ad essiccare al sole per un periodo tra le sei e le otto settimane, o sono essiccati su una brace di legno: durante questo trattamento la spezia si stacca dal guscio che la contiene, e viene estratta.
La noce moscata si utilizza grattugiata, ed è apprezzata per il suo sapore particolare e raffinato.
Uso in cucina
In cucina la noce moscata trova spazio in ricette dolci e salate: in particolare si presta ad aromatizzare le salse come la besciamella o la salsa di cipolle. Ottima per insaporire il purè di patate, la noce moscata trova spazio in ricette di pasta fresca (tortellini, cannelloni), con la carne macinata (polpette, polpettoni o ripieni di carne), sulle verdure (cavolini di Bruxelles, spinaci) e negli impasti di alcuni dolci, budini e creme.
Inoltre la noce moscata è utilizzata per aromatizzare il vino caldo, il punch al rum e altre bevande alcoliche.
Come pulire
La noce moscata si consuma grattugiata.
Guida all'acquisto
Esiste in commercio la noce moscata già grattugiata: il modo migliore per assaporarne tutto l'aroma è quello di comprarla intera e grattugiarla solo al momento dell'utilizzo.
Metodo di conservazione
La noce moscata si conserva in un vasetto di vetro a chiusura ermetica, da riporre in un luogo fresco e asciutto.
Curiosità
Oltre che per il suo aroma, la noce moscata è apprezzata per le sue numerose virtù terapeutiche, in particolare come calmante: infatti, è usata anche per combattere l'insonnia. Non va assunta in dosi massicce, in quanto diventa un potente narcotico. Assunta in dosi molto elevate, può essere addirittura letale (5 grammi provocano la morte di un uomo).
Le noci moscate erano note in Cina come farmaco da moltissimi secoli, per curare reumatismi, mal di stomaco, dissenteria e coliche. Nell’Europa del ‘600 la noce moscata era considerata anch’essa un afrodisiaco, ma anche un sonnifero. Alla noce moscata si attribuivano poi proprietà diuretiche, digestive, confortative per il fegato e lo stomaco, e addirittura la capacità di acuire la vista. L’olio di noci moscate era anche uno dei 75 componenti della Teriaca, farmaco totipotente e infallibile antidoto per avvelenamenti e pestilenze usato per centinaia di anni, fino alla fine del XVIII secolo. La noce moscata, usata in dosi massicce, è un allucinogeno le cui proprietà ‘stupefacenti’ e psichedeliche sono note fin dall’antichità. La noce moscata oltre all’isoeugenolo contiene infatti la miristicina, che una volta ingerita viene trasformata ‘in vivo’ in composti in la cui struttura chimica non è troppo distante dalla 3,4-metilendiossi-N-metilamfetamina, più nota al pubblico col nome di Ecstasy.
Miristicina EcstasyNel 18°secolo, la gente girava con la propria noce moscata e con la propria grattugia d’argento o di legno. Al bisogno speziavano i cibi.Nel medioevo 500 g di Noce moscata costavano 7 buoi.
Cosa sarebbe una besciamella senza noce moscata ?
...e il profumo che dà alle paste ripiene?
Tortellini, o caplet, o agnolini che chiamarli si voglia
e infine i dolci...
Ehi ma tu non hai fame????