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Arriva la google wallet: uno scenario futuro di tutti i pagamenti mediante i cellulari

Creato il 05 agosto 2011 da Madyur

Pagare tutto mediante il cellulare è uno scenario futuro molto probabile e non troppo lontano nel tempo. Google ha già aperto la strada con Google Wallet : un’applicazione per telefonini (Android) che consente di pagare tutto quello che si vuole semplicemente avvicinando il cellulare al dispositivo del commerciante : poi la transazione viene addebitata sulla carta di credito. Fra poche settimane il servizio sarà lanciato negli Usa.

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Google lancia l’ultimo di una serie di esperimenti che sono già in corso anche in Europa , dove diventa sempre più comune comprare , con i cellulari, biglietti dell’autobus , libri, un caffè, panino. Si evitano così code.

Il mese scorso l’operatore Orange ha lanciato nel Regno Unito il Nfc ( Near Field communications) per comprare con il cellulare in modo contactless. E’ possibile farlo in 50 mila negozi britannici , tra cui le catene Pret a manager, Eat , Subway e McDonald’s. Telefonica vuole lanciarlo in Spagna , dopo una sperimentazione in una cittadina spagnola.

La Francia sta creando un ecosistema di operatori e di banche che adottano la tecnologia Nfc : il progetto partito a Nizza e sarà esteso ad altre città entro dicembre. Tanti altri paesi seguono l’esempio francese (Olanda, Usa , Spagna) lo stanno studiando per replicarlo. In Turchia invece ci sono singoli accordi operatore-banca per pagare nei negozi o i mezzi pubblici tramite comuni cellulari. In Italia c’è una sperimentazione della Telecom , per pagare via Nfc la metropolitana milanese.

In Italia , comunque, il servizio è ancora rudimentale rispetto alle altre realtà europee. Come in Scandinavia, venduti ben 54 milioni di biglietti del trasporto pubblico dal 2002, o il parcheggio in Belgio o Estonia. Da noi per comprare via sms bisogna registrarsi a un servizio , via Internet , quindi associare la carta di credito al proprio numero di cellulare. Una procedura resa recente più facile dalla piattaforma Beemov , che con una sola registrazione permette di comprare servizi di aziende diverse . Nel 2010 gli italiani hanno speso 200 milioni di euro in pagamenti via cellulare, solo che la maggior parte era per l’acquisto di ricariche telefoniche.

Gli italiani sono avvresi al pagamento elettronico. Un segnale incoraggiante è del lancio , di Mpay, piattaforma ideata da Tim , Vodafone, Wind , la Tre , Fastweb e Poste Mobile , con la collaborazione di Engeenering e Reply. E il primo caso di accordo tra concorrenti per il mobile payment. Mpay consentirà di pagare molti beni digitali attraverso cellulare. Per adesso la maggior parte sono editori dato che hanno accettato di adottare la piattaforma il gruppo Caltagirone, Class Editori, L’Espresso, la Stampa , Mondadori , Rcs e altri. Ma ci sono anche Shenker , che organizza corsi d’inglese, e Microsoft.

Un altro problema del poco uso della mobile payment è dovuto al nostro governo, che ancora non si è attenuta alla direttiva europea del 2009 che consente l’emissione di moneta elettronica. Serve questo passaggio perché gli operatori possono lanciare servizi per pagare beni fisici con il credito telefonico. Il Regno Unito ha recepito la direttiva ad aprile. Certo in Italia c’è anche il fatto che solo una piccola minoranza ha un abbonamento ai cellulari. Quasi tutti hanno una prepagata, non l’ideale per comprare beni fisici.


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