Verdì – Fu famosa – foto di Elsa Campini
Verdì è lo pseudonimo che Veronica Di Salvo, 24 anni, umbra con sangue siciliano nelle vene, ha scelto per avventurarsi nel complicato mondo dello spettacolo. Una cantautrice interessante che sin dal suo primo singolo Fu Famosa, in uscita oggi con l’etichetta Carpe Diem Music e la produzione artistica di Stefano Profeta ed Emiliano Duncan, vuole presentarsi con una storia che affronta il tema della fugacità del successo e della sua “impermanenza”, mostrando una consapevolezza insolita in un’artista così giovane. Ma nonostante l’argomento tutt’altro che frivolo, la canzone ha sonorità spumeggianti e ritmate, come nel miglior elettro-pop di questo periodo musicale.
Fu Famosa è il disincantato ritratto di una star decaduta che, assaporati i fasti del successo ora morde la polvere del declino e dell’oblio. Una storia che fa pensare a una diva del passato, ma che potrebbe essere il destino di chiunque, accecato per un momento dall’onnipotenza della grande popolarità, si ritrova presto nell’anonimato e nella solitudine, senza aver saputo salvare nulla di ciò che veramente conta.
La star di Fu famosa è soltanto una delle figure descritte nell’album di Verdì che uscirà in autunno e che porterà lo stesso titolo di questo primo singolo. Altro brani, come ad esempio Mangiamissili, Abituata e l’Abatjour porteranno in primo piano con un linguaggio estremo e colorato personaggi scomodi e emarginati, quegli “ultimi” invisibili allo sguardo frettoloso del mondo. Il contrasto tra la durezza delle storie narrate e lo stile della narrazione stessa, sono senz’altro uno dei punti di forza che fanno del progetto di Verdì una novità di spessore da non trascurare.
Il singolo Fu famosa come gli altri brani dell’album portano la firma di Verdì per i testi e di Stefano Profeta ed Emiliano Duncan per le musiche, il Management e la Promozione sono curati da Antonio Laino per ProSincro. Distribuzione Artist First.
Il video di Fu Famosa è stato realizzato dai giovani Allievi della Scuola Romana di Cinema e Fotografia, con la regia di Matteo Tiberia.
FU FAMOSA
Esce di casa alle sette
Rientra di notte
a quell’ora nessuno la sente
Non guarda in faccia la gente
Non ha la tv
non si lava né pettina più
se avesse un cazzo di telefono
non ci sarebbe neanche un numero
1,2,3,4,5,6,7
Porta un cappello retrò
ha una scarpa bordeaux
perché l’altra neanche si vede
Chi lo sa se un armadio ce l’ha
dove compra le mutande
dicono fosse elegante
marito + amante
due anelli con il brillante
oora lei sembra distante
scontrosa e scostante
ma un giorno lei fu famosa
mette gli occhiali perchè
il suo sguardo ormai è
solo oggetto di derisione
si tiene tutto per sè
perché adesso non c’è
Più nessuno che chiede di lei
Se avesse un cazzo di orologio
Saprebbe almeno che ore sono
1,2,3,4,5,6,7
chi dice fosse cantante
chi attrice importante
e chi invece una ballerina
pare che improvvisamente
fu tutto e poi niente
la gloria finì in cantina
dicono fosse elegante
marito più amante
due anelli con il brillante
ora lei sembra distante
scontrosa e scostante
ma un giorno lei fu famosa
Ho una foto insieme a quella
Mamma mia quant’era bella
per il cinema una stella
di un pittore la modella
Rubò un uomo alla sorella
poi la vita ti cancella
e non sembri neanche quella