In questi giorni febbrili e caldissimi l'isola di Buyukada è per noi tutti Istanbuliani una piccola fuga; l'isola è vicina, anche se sembra lontana svariati anni luce. E' semplicissimo arrivarci: basta andare all'imbarcadero di Kabatas che sta qui a due passi (ci arriva anche il tram da centro città, è il capolinea) e imbarcarsi per le Princes Islands, con il traghetto pubblico. Costa 6TL andata e ritorno, meno di tre euro, per tutte le isole, che sono in tutto quattro. Buyukada è la numero quattro, l'ultima, la più grande e rigogliosa, ma non la più bella a quanto pare. La più bella è un'altra. Ci andremo la prossima settimana. Ma ecco come si presenta Buyukada quando si approda nel suo porticciolo...
Vi ho già parlato di questo luogo fuori dal tempo, immerso in una musica tutta sua, antica cantilena che accompagna i suoi abitanti di sempre: coroncine di fiori accolgono i visitatori al molo d'attracco, e una viuzza tutta fiori e bougainvilles porta dritto in centro, dove ci sono i vetturini e le carrozze, i cavalli che fanno un spuntino all'ombra di un oleandro, i venditori d'acqua e di sottaceti con i carretti, mentre una vecchia radio gracchia in sottofondo tra le case bianche di legno...