Laurel può pure fare un certa figura con la sua versione del costume di Black Canary, ma i fan di “Arrow” sono avvertiti: la novizia è ben lontana dall’essere un eroe.
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“Solo perché indossa una maschera e un costume non significa che sei un supereroe” spiega il produttore esecutivo Marc Guggenheim. “La maschera non fa l’eroe. Siamo veramente all’inizio del viaggio di Laurel per divenire Black Canary, non al termine di esso solo per la virtù dell’indossare un costume”.
Pertanto, quando Laurel andrà finalmente a combattere il crimine, “non sarà come l’Arciere, Arsenal o Diggle che si dirigono in campo” dice. “Lei si prenderà dei pugni, verrà colpita e si infortunerà. Quando tira un pugno, non sempre centrerà l’obiettivo. Quando salta fuori da qualcosa, non sempre riesce ad atterrare su due piedi. È piuttosto una specie di massima e realistica lotta al crimine”.
“Sono scettico a chiamarla eroina, a questo punto, perché non ritengo che si sia ancora guadagnata quel genere di titolo ancora, anche se certamente lo vuole” suggerisce Guggenheim. “Con Laurel ci sarà un processo di evoluzione continuo, nonostante il fatto che adesso indossi il suo costume”. [Entertainment Weekly]
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