padiglione Gran Bretagna
La magia si ripete, come sempre due anni dopo.
Ecco qualche scatto dalla visita di sabato alla 55° edizione della Biennale Arte 2013 - Il palazzo Enciclopedico.
Come da tradizione ho trascorso la giornata ai Giardini tra i padiglioni della Biennale Arte, come sempre un viaggio tra paesi e continenti che alle volte soddisfa, alle volte fa pensare, alle volte lascia semplicemente senza parole (e non sempre è un complimento).
La sensazione edizione per edizione è che mi piacerebbe vedere sempre meno installazioni video, e lascia un po' interdetti visitare il Padiglione Italia (il più grande) trovandoci opere, interessati, di artisti stranieri.
I padiglioni che più mi hanno colpito? Russia, Inghilterra e Venezia. Forse perchè i più immediati. Alle volte chi lo sa, è proprio vero che l'arte non deve essere necessariamente complicata e contorta.
Ecco quindi, nel padiglione inglese un'albanella reale afferrare una Land Rover. Provocazione dell'artista Jeremy Deller, in riferimento ad un fatto di cronaca che vedeva come protagonista il principe Harry, colpevole in un battuta di caccia con un amico, di aver colpito l'animale specie da proteggere, che qui si vendica.
Nel padiglione russo, Zakharov invece celebra il mito di Danae e sotto una pioggia di monete, noi donne visitatrici partecipiamo ad un rito moderno di fertilità.
La visita continuerà all'Arsenale, appena possibile.
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