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Prima di scendere nel dettagli possiamo dire che senza neanche uscire dall'isola contiamo non meno di 38 musei spazianti dalla storia, alle arti, al cinema, alla natura, alla cultura e molto altro ancora per ogni palato. Lo scorso 26 maggio c'è stata la più recente Journée des musées montrealais, appuntamento annuale dalla grande affluenza anche stavolta in cui tutti i musei della città sono ad ingresso gratuito. Sono inoltre allestite speciali linee dell'autobus per facilitare lo spostamento dal'uno all'altro ed è forte ovviamente la partecipazione dall'esterno di Montreal.
Spostandoci più specificamente nell'ambito nerd, pochi giorni fa ho scoperto un artista di nome Brad Firmino (www.enjoyartwork.com) che risiede qui ed è autore di svariati esperimenti nel campo della pittura di cui alcuni notevoli. Come neanche i migliori aspiranti cuochi di MasterChef, qualche anno fa ha mollato tutto ed ha deciso di abbracciare la sua vera passione completamente, creando il suo marchio. Non ho le competenze per parlare di arte, ed i prezzi non sono adatti al mio portafoglio XD ma da profano mi sembrano interessanti le opere che ha esposte, soprattutto tra questi la collezione grazie alla quale sono capitato sul suo sito: PRESS START.
Come il nome lascia intuire, si tratta di quadri ispirati ai videogiochi, in particolare Super Mario, Street Fighter e Mortal Kombat, nelle quali usa diverse combinazioni fra tecniche al computer e dal vero. I risultati mi sembrano molto belli e conoscendomi ne appenderei fieramente qualcuno :P anche se mi chiedo cosa ne pensino Capcom, Nintendo e Midway ^^;
Un po' più accessibile a tutti, abbiamo un Museo dei Videogiochi, ospitato fino a giugno 2014 nel Museo della Civilizzazione a Québec, capitale della regione omonima a un 2-3 ore da Montreal. Una volta arrivati però, ad attenderci ci saranno (appena riusciremo a dedicargli un weekend) 40 anni di storia testimoniata da 80 videogiochi da Super Mario a Grand Theft Auto, da Street Fighter a God of War, quasi tutti sulle console originali, mantenute e perfettamente funzionanti. Fanno eccezione solamente un Pong del 1980 e I Puffi al castello di Gargamella su ColecoVision per la delicatezza delle console, mentre pare vengano utilizzati i controller d'annata.
La visita prevede come immaginabile un percorso negli anni partendo dalle console in monocromo, per proseguire sul colore, 2D/3D, grafica ad alta definizione e chiudere idealmente il cerchio con i dispositivi portatili o da salotto in grado di avviare le vecchie glorie con la magia del retrogaming. Buona parte di tutto questo ben di Miyamoto deriva dall'associazione MO5.com, dedita alla conservazione dei patrimoni digitali dal 1996 e composta da ogni sorta di membri: collezionisti, goirnalisti, appassionati, studenti, e via discorrendo.
Ancora non basta? A Sherbrooke, a meno di due ore da qui, c'è il vero e proprio Musée du Jeu Vidéo du Québec, fondato nell'aprile 2012. Anche qui, similmente con la mostra a Québec, si tratta di un'esposizione all'interno dell'Institut Desgraff e composta dalla collezione di un privato. È pensato e dedicato alle famiglie, le scolaresche e gli appassionati di videogiochi: l'ingresso è solo su prenotazione ed è gratuito, prendendo accordi si potrà visitare il museo per una visita della durata prevista fra la mezzora e le due ore. Ma buttate un occhio all'opuscolo per le uscite scolastiche O_o
E anche le foto del sito fanno venire la scimmia di potere avere tutto questo un giorno, certo, ma siamo contenti anche della nostra collezione in crescita (e di cui la maggior parte deve arrivare dall'Europa ancora >_>) e fa piacere sapere che esiste questo genere di posti creati per il puro piacere di condividere una passione. Sicuramente un luogo che visiteremo prossimamente :D
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