Fra i partecipanti, la “perugina” Adele Lo Feudo, in arte ALF, con la sua sedia dal titolo “In piedi”, un’opera contro l’indifferenza verso la violenza sulle donne.
La sedia è dipinta con colori acrilici e su di essa è poggiato uno spolverino su cui sono cucite gocce di tela simboleggianti richieste di aiuto.
“Quello che subito colpisce è la defamiliarizzazione della sedia, il suo progressivo abbandono del connotato di un sistema funzionale (l’atto passivo del sedersi, che nel contesto racchiude l’oltraggio subito dalla donna ) che ora si converte in rifiuto di un gesto abituale, e vizioso, trasformandone lo spessore di normalità (che si uniforma alla violenza come linea di condotta tipica di un conformismo), in un vero e proprio atto di ribellione”. (Stefano Maria Baratti, artista, saggista, sceneggiatore).