Parlare della violenza sulle donne per una persona come me, che fortunatamente non ha mai vissuto nemmeno da vicino questo terribile dramma, è una cosa difficile. Immedesimarsi in una donna a cui è stata sottratta la cosa più importate di tutte ,ossia la dignità, lo è ancor di più.
Ma cercherò di dare il mio contributo ad una causa cosi forte e che sento comunque molto vicina, soprattutto in un periodo storico come il nostro, in cui la mente umana sembra essere sempre più vacillante e i suoi comportamenti sempre più inspiegabili.
A riguardo mi preme pubblicare un estratto di un articolo ISTAT uscito questo 5 giugno, avente come periodo di riferimento l'anno 2014:
"La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso. 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri. [...] Non si intacca lo zoccolo duro della violenza, gli stupri e i tentati stupri (1,2% sia per il 2006 sia per il 2014). Le violenze sono più gravi: aumentano quelle che hanno causato ferite (dal 26,3% al 40,2% da partner) e il numero di donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014). Anche le violenze da parte dei non partner sono più gravi.
3 milioni 466 mila donne hanno subìto stalking nel corso della vita, il 16,1% delle donne. Di queste, 1 milione 524 mila l'ha subìto dall'ex partner, 2 milioni 229 mila da persone diverse dall'ex partner."
Oggi voglio parlare di questo tema raccontandovi una storia ben precisa, quella di Artemisia Gentileschi, vista dagli occhi di chi, come noi, è sensibile ad un tema così forte e che , per diffonderne l'ingiustizia e la barbarie, ha voluto far diventare la sua storia un musical: la Società Cooperativa Mondo Musica.
Nata nel 2005, la società coopertiva "M.M. Mondo Musica" ha subito avuto l'intenzione di tuffarsi , a seguito delle esperienze e delle formazioni ottenute in campo musicale, nella creazione di uno spettacolo musicale teatrale e ha voluto iniziare raccontando al suo pubblico la storia di una donna che sognava di diventare pittrice in un periodo storico sbagliato, quello caravaggesco, dove l'arte della pittura era considerato un lavoro da uomini.
Ma chi era Artemisia Gentileschi?
Nata a Roma l'8 Luglio 1593, e primogenita del pittore toscano Orazio Gentileschi, fin da piccola Artemisia dimostrò un grande talento per la pittura, stimolato continuamente dalla sua città natia che a quel tempo brulicava di artisti di ogni genere e di ogni provenienza.
La narrazione della storia inizia nel 1609. Artemisia (Eleonora Lombardo) confessa al padre il suo desiderio più grande: avere una bottega tutta sua in cui poter esprimere a pieno il suo estro. Ma la risposta di questi arriva pronta e inaspettata: una donna non può avvicinarsi a quel mondo, perchè la pittura è considerata un lavoro da uomini.
Tuttavia ella riesce a convincere il padre, che decide di farle frequentare la bottega di Agostino Tassi (Simone De Rose), che le insegnerà a destreggiarsi con la difficile arte della prospettiva.
Sarà proprio Agostino a usare violenza contro Artemisia e, per rimediare al suo gesto, egli la chiederà in sposa.
Artemisia ingenuamente accetterà la proposta, ma il matrimonio non avverrà mai.
E' infatti il 1612 quando lo stesso Orazio (Emanuele Pirinei) chiama a processo Tassi per lo stupro di sua figlia.
Agostino forte della sua fama, riuscirà comunque a farla franca, diffamando Artemisia come donna e incolpandola di aver escogitato un complotto insieme al padre per rubare le sue commesse. Ella non verrà mai creduta e sarà costretta a subire molteplici torture aventi lo scopo d farle confessare una verità non sua. Una di queste era la Sibilla, la quale prevedeva lo schiacciamento dei pollici per mezzo di un orribile macchinario, che avrebbe potuto invalidare le mani della pittrice e precluderle la realizzazione del suo sogno. L'unica testimone dello stupro fu la sua amica Tuzia, che, gelosa della bellezza e del talento di Artemisia, non testimoniò mai a suo favore, lasciandola affogare tra le calunnie di Agostino.
Sola e triste, la donna si ritira in un convento dove incontra Suor Graziella (Laura Franquillo) , la quale riuscirà a infonderle nuovamente la speranza e la forza di tornare a lottare per la realizzazione dei propri sogni.
E' il 1616 quando Artemisia incontra Galileo Galileo (Stefano Colli) che riuscirà a cambiare, in meglio, tutta la sua vita.
(un estratto dello spettacolo)
La storia di Artemisia è una storia di riscatto e affermazione sociale, in un periodo in cui la donna veniva esiliata ai lavori domestici e al mantenimento dei figli. Essa ci insegna a credere in noi stessi e a desiderare con tutto il cuore quello che vogliamo, perchè un giorno possa diventare quello che siamo. Ci spinge a non mollare anche di fronte ai soprusi, alle maldicenze, agli abbandoni e alle difficoltà e a credere soltanto in noi stessi.
Le persone che ci circondano e le loro opinioni sono frecce da cui dobbiamo ripararci con lo scudo della nostra forza e della nostra determinazione. Le persone che ci amano saranno la nostra spada contro le avversità. Artemisia nel suo viaggio ha incontrato molte frecce e qualche spada ed è riuscita da entrambi a trovare la forza per raggiungere il suo unico grande sogno: entrare nell' Accademia di Belle Arti di Firenze.
La Società Mondo Musica con l'appoggio della Commissione delle Pari Opportunità del Comune di Gubbio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia è riuscita a costruire questo progetto dando voce a chi, come Artemisia ha bisogno del coraggio per denunciare una violenza così terribile, e sopratutto della forza per tornare a credere in sè stessi ( IN TE STESSA) e riconomiciare a vivere.
I segni di una violenza quasi mai vengono cancellati del tutto, ma parlarne e diffondere la propria esperienza può aiutare altre persone che sono state e che saranno nella vostra stessa situazione a farsi forza e a fare lo stesso con gli altri.
E' con la condivisione e la consapevolezza che le donne riusciranno a combattere e a rialzarsi da quello che hanno subito.
Da questa forza e voglia prorompente di libertà nasce l'intenzione della locandina del musical, che fotografa Artemisia nell'atto di un urlo. Mi piace pensare che essa stia urlando il suo bisogno di essere ascoltata e stia bramando con tutte le forze la sua agognata libertà fisica e sopratutto intellettuale.
( Questa locandina è uscita per il SOLD OUT della prima messa in scena)Il 22 marzo 2015 ho avuto la possibilità di partecipare alla prima di "Artemisia- il musical" , al teatro Lyrics di Assisi.
Quello che più mi ha colpito arrivata all'interno del teatro, apparte la folla di 1000 persone che cercava i suoi posti, è stata la linearità della scena. Al centro del palco una struttura in legno chiamata volgarmente "Diamante" che si rivelerà fondamentale nel corso di tutta la narrazione. Essa infatti, oltre a diventare narratore temporale di immagini, sarà lo specchio dei pensieri della stessa Artemisia e rappresenterà la sua personalità ed il suo talento. A seguito dello stupro, Artemisia troverà rifugio proprio all'interno di questo Diamante, che si trasformerà metaforicamente in un grembo materno pronto ad accoglierla e a proteggerla. (Idea di Lombardini Giampiero, lo scenografo)
Una delle cose che tengo molto a sottolineare, è la presenza (anche se non visiva a causa della struttura del teatro ) di una band musicale di 10 elementi che ha accompagnato dal vivo tutti i performers che si sono esibiti in questa piacevole serata fatta di canzoni, balli, risate e riflessioni. Bellissima la scena finale, di cui lascio, però, la scoperta ai futuri spettatori. "E tuttavia è bene che la speranza non cessi di batterci sulle spalle, perché ci ricorda l'esistenza di un paesaggio più vasto e ci aiuta a vivere nei momenti peggiori. "
Artemisia Gentileschi 1593 - 1652
Artemisia il musical ha partecipato anche a PrIMO 2015, un concorso su scala nazionale organizzato da nomi illustri del settore come Franco Travaglio, Saverio Marconi, Fabiola Ricci, Marco Davide Bellucci e molti altri. La caratteristica che accomuna i musicals partecipanti è che musiche, testi e sceneggiatura debbano essere obbligatoriamente inediti.
Tra le 26 opere in gara, Artemisia è riuscita ad aggiudacarsi sia il premio della giuria popolare che quello della critica. Sarà compito quindi dei realizzatori del progetto: Lucia Di Bella (testi), Marco Rosati (musiche), Enrico Zuddas (sceneggiatura e regia) Claudio Rosati (maestro concertatore) insieme a tutti gli altri collaboratori, partecipare alla serata-evento di sabato 20 giugno a Torrita di Siena per ritirare il premio e offrire un assaggio dello spettacolo insieme a tutti gli altri musicals partecipanti, tra i quali ricordiamo Violet & Mussolini di Anna Hurkmans e Raffaele Paglione che ha vinto pari merito il premio della critica.
E' possibile partecipare a questa serata compilando il modulo di prenotazione a questo sito:
http://www.premioprimo.it/
La partecipazione è gratuita.
Invece se VOI volete assistere allo spettacolo e vivere insieme ad Artemisia la sua storia, potete usare come riferimento i link che vi lascio qui di seguito. Sulla pagina facebook potrete trovare aggiornamenti giornalieri e foto di backstage (perchè il lavoro per la cooperativa non è di certo finito) e nel sito le DATE dei prossimi spettacoli e i NOMI di tutte le persone che hanno reso questo possibile.
Prossima data: 31 Luglio 2015 , Teatro Romano di Gubbio
Sito: http://www.artemisiailmusical.it/
Pagina fb: https://www.facebook.com/artemisiailmusical?fref=ts
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