Da non perdere la bellissima mostra di Artemisia Gentileschi presentea nella sede espositiva di Palazzo Reale, a Milano, fino al 22 gennaio.
Già dalla prima stanza il visitatore ha un impatto forte con la storia di questa donna moderna e coraggiosa, entrando subito a contatto con l’episodio più doloroso che ha segnato la sua esistenza (fu violentata da un pittore amico del padre). Sarebbe troppo riduttivo però vedere nella produzione artistica di Artemisia solo una rielaborazione in chiave psicoanalitica della violenza subita. Artemsia va oltre e la sua straordinaria pittura lo dimostra: attinge dal Caravaggio ma lo trasforma con una sensibilità tutta sua, trasmettendo allo spettatore forti emozioni, siano esse di tragico impatto (Giuditta decapita Oloferne) o siano di più dolce e intensa sensualità (valga per tutti Danae, bagnata dalla sottile pioggia di Giove che fa palpitare di un piacere a stento trattenuto il candido corpo della fanciulla).
La mostra non è solo una gioia per gli occhi ma anche la scoperta, attraverso i quadri della pittrice, di una pittrice in grado di combattere i pregiudizi del tempo e di imporre la sua dignità di donna nella vita come nella professione.
Consiglio poi vivamente l’acquisto del Dvd presente nel bookshop della mostra per meglio comprendere, attraverso le parole di studiosi e la rappresentazione di alcuni attori, l’intensa vita di Artemisa, fiore d’acciaio in un mondo dominato dal potere e dal pregiudizio.