ARTHUR RIMBAUD
POESIE
Traduzione dall’originale in francese Poésies
di Marco Vignolo Gargini
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GLI SGOMENTI
(Les effarés)
Neri nella neve e nella nebbia,
al grande spiraglio che s’accende,
i culetti in tondo,
in ginocchio, cinque bimbi – miseri! -
guardano il fornaio che fa
il pane greve e biondo.
Vedono il braccio forte e bianco che gira
la pasta grigia e che la inforna
in un buco chiaro.
Ascoltano il buon pane cuocere.
Il Fornaio dal sorriso grasso
canticchia una vecchia aria.
Sono rannicchiati, nessuno si muove,
nel soffio dello spiraglio rosso
caldo come un seno.
Quando per una cena di mezzanotte,
fatto a forma di broscia
si toglie il pane,
quando, sotto le travi affumicate,
cantano le croste profumate
insieme ai grilli,
che questo caldo buco soffia la vita,
hanno la loro anima così rapita
sotto i loro cenci,
si sentono vivere così bene,
i poveri Gesù pieni di brina,
che sono tutti lì,
incollando i loro musetti rosa
alla griglia, grugnendo qualcosa
attraverso i buchi,
inebetiti, dicendo le loro preghiere
e chini verso quelle luci
del cielo riaperto,
così forte, che si strappano le brache
e la camicia tremola
al vento d’inverno.
ROMANZO
(Roman)
I
Non si è molto seri a diciassette anni.
- Una bella sera, stufo di birre e di limonate,
di caffè chiassosi dalle luci scintillanti!
- Si va tra i tigli verdi della passeggiata.
I tigli sanno di buono nelle belle sere di giugno!
L’aria è talvolta così dolce, che lo sguardo s’arresta;
il vento carico di suoni, – la città non è lontana, -
ha profumi di vigna e profumi di birra…
II
- Ecco che intravedi uno straccetto
d’azzurro cupo, incorniciato da un rametto,
punto da una cattiva stella, che si fonde
con dei dolci brividi, piccola e tutta bianca…
Notte di giugno! Diciassette anni! – Ci si lascia inebriare.
La linfa è champagne e vi va alla testa…
Si divaga; si sente un bacio sulle labbra
Che là palpita, come una piccola bestia…
III
Il cuore pazzo Robinson attraverso i romanzi,
- Fino a che, nel chiarore di un pallido riverbero,
passa una signorina dai vezzi affascinanti,
sotto l’ombra del colletto terribile di suo padre…
IV
Tu sei innamorato. Cotto fino ad agosto.
Tu sei innamorato. – I tuoi sonetti la fanno ridere.
Tutti i tuoi amici se ne vanno, tu non hai buon gusto.
- Poi, l’adorata, una sera, s’è degnata di scriverti!…
- Quella sera,… – tu torni nei caffè chiassosi,
tu ordini delle birre o della limonata…
Non si è molto seri a diciassette anni.
E con i verdi tigli della passeggiata.
IL MALE
(Le mal)
Mentre gli scaracchi rossi della mitraglia
sibilano tutto il giorno nell’infinito del cielo blu;
quando scarlatti o verdi, accanto al Re che l’irride,
i battaglioni crollano in massa sotto il fuoco;
mentre una follia spaventosa, maciulla
e fa di centomila uomini una catasta fumante;
- Poveri morti! In estate, nell’erba, nella tua gioia,
natura! tu che santa creasti questi uomini!… -
- C’è un Dio, che ride ai corporali damascati
degli altari, all’incenso, ai grandi calici d’oro;
che nel cullare degli osanna s’addormenta,