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Arti marziali miste e ufc: dagli usa all’italia

Creato il 29 aprile 2013 da Postpopuli @PostPopuli

 

  di Francesco Gori

Si chiama UFC, Ultimate Fighting Championship, la più importante organizzazione professionistica di arti marziali miste (MMA), con sede negli Stati Uniti.

Chi ha visto il film Warrior potrà farsi un’idea sul genere di disciplina di cui stiamo parlando: nella bella storia dei fratelli Tommy e Brendan, il focus è proprio il combattimento, che non è solo questione fisica, ma simbolo di rivincita nella vita; qui sono i sedici lottatori più forti del mondo a contendersi titolo e montepremi di un torneo epico, dove le arti marziali miste (MMA) sono al centro dell’azione.

Con questo termine si intende uno sport di contatto che utilizza pugni, calci, gomitate e ginocchiate, misti a tecniche sofisticate di lotta: dentro c’è dunque un po’ di tutto, si combatte a terra come in piedi.

foto kingloaf.com

foto kingloaf.com

Le discipline racchiuse sono sanda, kickboxing, lotta olimpica, judo, jiu-jitsu, taekwondo (in Italia salito alla ribalta dopo il trionfo di Carlo Molfetta alle Olimpiadi di Londra 2012), boxe… tanto per citare le più conosciute.

Al momento, le competizioni di arti marziali miste presentano una maggior sicurezza rispetto al passato: prima le regole erano poche, ed era ammesso quasi ogni tipo di colpo. La MMA di oggi, invece, presenta regole unificate e dettagliate, la base delle quali è stata posta nell’aprile del 2000.

Si è alzato anche il livello di protezione degli atleti: prima di ogni incontro viene spalmata sul loro viso una particolare pomata per chiudere i tagli che possono verificarsi; tra un round e l’altro ci sono medici atti a controllare le condizioni dei lottatori, con potere decisionale in merito ad un’eventuale sospensione. È obbligatorio l’uso di un paradenti, di bendaggi e sospensorio. Vietato dare ginocchiate in volto all’avversario se questi si trova a terra o in ginocchio, così come colpire alla schiena o dietro la testa.

Altra regola è che i lottatori devono essere dello stesso peso, ci sono infatti delle categorie che cambiano di federazione in federazione. In Italia esiste la FIGMMA, riconosciuta dalla FIJLKAM, unica federazione autorizzata dal CONI, che dal 2012 ha un settore di professionisti.

Le MMA riscuotono grande successo di pubblico: i tornei della UFC sono trasmessi in tv in 150 paesi del mondo, e l’accresciuta popolarità insidia quella di boxe e wrestling. Presenti a questi eventi migliaia di spettatori ogni volta, pronti a tifare per atleti dalla notevole preparazione fisica. Il 30 aprile 2011 a Toronto, in Canada, è stato stabilito il record di pubblico per l’evento UFC 129 (più di 55.000 spettatori), e quello di incasso nelle MMA.

Non il wrestling del mitico Hulk Hogan, non la boxe di Mike Tyson, non una tecnica predefinita, bensì una lotta che racchiude qualsiasi stile: le arti marziali miste sono un vero e proprio sport da combattimento per gli appassionati del genere. Possono far discutere chi ne sottolinea la crudezza, ma in realtà hanno una forte valenza formativa: dal combattimento si possono apprendere metodi utili da mettere in pratica sul campo della vita quotidiana, ad esempio “come spostarsi dalla zona in cui si è sotto-tiro”, per avere una prospettiva migliore della situazione e poter agire nel miglior modo possibile. Al di là dell’impatto visivo e fisico, dietro al “combattere” c’è anche una simbologia dell’esistenza che va oltre. Il ring – si pensi alla boxe e al suo significato al di là dei pugni – non fa altro che convogliare energie che sono dentro ognuno di noi e inscenare un duello per certi aspetti mitologico.

Il sito italiano di riferimento per le Arti Marziali Miste è www.mmaworld.it, nel quale è possibile trovare notizie, risultati, eventi e profili dei lottatori.

Fonte dati UFC: wikipedia

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