Sfogliando i vecchi articoli, ho scoperto che ad ottobre faranno tre anni che ho aperto questo blog.
Credo che sia tempo di tirare un po’ le somme.
Tre anni sono tanti, specialmente nel tumultuoso mondo della rete.
Sinceramente, quando ho aperto questo blog, speravo avesse una maggiore risposta di pubblico: un po’ per il contenuto poco comune, un po’ perché credo di riuscire a fare degnamente quel, poco, che faccio.
Non miravo certo alle migliaia di visite di altri personaggi; non potrei, anche data la nicchia di pubblico a cui mi rivolgo (e qui ringrazio i miei assidui seguaci).
Certo che le statistiche a mo' d'encefalogramma quasi piatto non consolano.E' piuttosto vedere che ciò che si scrive o produce, non interessi quasi a nessuno.
Ammettiamolo, a chi non piace essere apprezzato e vedere dei risultati per ciò che fa?
Chi non vorrebbe che il frutto dei propri sforzi fosse conosciuto da più persone possibile?
Forse dovrei dedicare più tempo a questa attività, pubblicare più cose.
Purtroppo però, la particolare attività a cui ho deciso di consacrare il blog richiede, almeno a me, un grande sforzo intellettuale; un po’ come partorire un figlio. E mi sento a disagio finché un certo brano non risulta perfetto, con tutti i tasselli perfettamente al posto: e spesso, trattandosi di traduzioni, è necessario sacrificare qualcosa.
Non so se succeda lo stesso agli altri, per me è così.
Tante volte ho pensato di appendere la penna al chiodo, che il gioco non valesse la candela.
C'è poi da aggiungere che il "lavoro" d'un paroliere, per poter essere degnamente apprezzato, dovrebbe essere ascoltato cantato; e le mie prove di canto postate in giro per la rete sono a dir poco penose.
Anche sul lato delle recensioni (che recensioni non sono), mi piacerebbe pubblicarne di più.
Ma d’altra parte il panorama italiano è povero di prodotti originali, e non credo abbia molto senso parlare degli spettacoli importati, anche per il fatto che se ne importino comunque pochi, e si importano i successi.
Chissà, forse se fossi più indulgente riceverei più consensi, ma a che pro?
Mi dispiace vedere che l’unica fonte di ondate di visite siano le bimbeminkia che mi scrivono incazzate perché ho parlato male d’un loro beniamino: Sono stanco di ripetere loro le stesse cose, tanto è inutile.
Credo che i contenuti pubblicati su questo spazio siano validi, come credo di aver dimostrato, in una certa misura, che non sempre le persone chiamate a fare un certo lavoro a livello nazionale siano effettivamente i migliori della nazione.
Purtroppo il mondo in questo campo è molto ristretto; ho tentato di farmi un po’ notare, prendendo contatti con diverse realtà, ma la reazione più comune è stata il silenzio: Non so, avete mai avuto la sensazione di essere invisibile?
Il futuro è incerto, e vorrei trovare una mia strada.
Spesso mi trovo a riflettere chiedendomi se sono veramente capace di fare ciò che faccio per passatempo, magari pensando di farne una professione. Non so, forse no.
PS: a breve comunque ho in programma di pubblicare alcuni testi che tengo nel cassetto da mesi, appena sono sicuro che i testi "ufficiali" (fatti da altri) sono già stati pubblicati e resi noti.
Sono curioso di mettere le versioni a confronto .