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Artrosi

Creato il 12 luglio 2012 da Smartina @martismartina

DALL’OMEOPATIA NUOVE POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE Parlando con noi troverete nuove cure per l'artrosi!Vi aspettiamo in farmacia!Introduzione Tra le malattie croniche, l’incidenza delle malattie reumatiche è al secondo posto a livello europeo, dopo le malattie cardiovascolari. Epidemiologicamente si valuta che tra i pazienti che si servono del Servizio Sanitario Nazionale, il 12%-25% si rechi dal medico di famiglia per problemi di natura reumatologica. Nell’ambito delle patologie reumatologiche le affezioni articolari rappresentano le malattie di maggiore incidenza e di queste l’artrosi occupa il primo posto. Le cause della crescente morbilità delle malattie reumatiche, e dell’artrosi in particolare, sono da ricondurre principalmente alle abitudini di vita dei paesi industrializzati: sedentarietà, scarso lavoro muscolare, alimentazione inadeguata e sovrappeso. Gli impatti economici che queste malattie comportano sono considerevoli: il trattamento dei pazienti reumatologici richiede ogni anno ingenti spese in visite mediche e trattamenti. Si pensi che in Germania, per esempio, ogni anno si perdono 50 milioni di giornate di lavoro e che il consumo annuo medio di farmaci per la terapia di queste patologie si attesta intorno ai 20 milioni di scatole. La terapia farmacologica convenzionale dell’artrosi prevede generalmente la somministrazione di antinfiammatori steroidei e non-steroidei in associazione o meno a condroprotettori. Da oltre 25 anni, una validissima alternativa al trattamento farmacologico di sintesi è offerta dal medicinale omeopatico ZEEL T® della Casa Farmaceutica HEEL di Baden Baden, oggi la più importante Azienda farmaceutica omeopatica in Germania. In questa Review, l’interpretazione biologica dell’eziopatognesi della malattia artrosica definirà essa stessa il corretto razionale terapeutico per questa malattia: attraverso lo studio della composizione di ZEEL T® sarà possibile identificare, netto e definito, questo stesso razionale, inscritto nella sua struttura omeofarmacologica. Brevi cenni ai più significativi lavori scientifici sperimentali, in vitro e in vivo, compiuti su ZEEL T®, verranno richiamati in questa trattazione, come contributo sulla validità terapeutica del farmaco. Fisiopatologia della cartilagine La cartilagine articolare è un tipo di tessuto connettivale specializzato: essa deve possedere caratteristiche di resistenza al sovraccarico e all’usura, di robustezza e di elasticità. La sua struttura istologica riconosce una componente cellulare (condrociti) ed una componente detta Sostanza Fondamentale, nella quale sono immersi, allocati in particolari “lacune”, i condrociti. La Sostanza Fondamentale è in parte amorfa, costituita da mucopolissaccaridi (fondamentalmente condroitin-solfato e acido jaluronico) e da glicosaminoglicani, e in parte costituita da fibre collagene ed in minor misura fibre elastiche. I condrociti, pur rappresentando una piccolissima frazione del volume totale della cartilagine (meno dello 0,1%), rappresentano i veri e propri “direttori d’orchestra” del metabolismo cartilagineo: sono deputati al controllo della omeostasi della sostanza fondamentale, alla sintesi delle fibre collagene, alla loro corretta strutturazione ed alla eventuale riparazione e ridistribuzione spaziale conseguente agli insulti meccanici e/o metabolici cui è soggetta normalmente la cartilagine.I condrociti, “annegati” nella Sostanza Fondamentale ne dirigono e ne amministrano la specifica funzione: passa attraverso il loro corretto funzionamento l’integrità e la funzionalità della cartilagine, cioè, in ultima analisi, la possibilità di movimento. E’ ai condrociti dunque, che deve mirare una corretta terapia farmacologica dell’artrosi, una terapia che consideri non solo la gestione del sintomo ma che consideri prima di tutto gli aspetti eziopatogenetici della patologia degenerativa osteoarticolare. E’ sul condrocita, sulla sua potenzialità metabolica di neo-sintesi dei componenti della Sostanza Fondamentale, che indirizza la sua azione primaria ZEEL T® Intepretazione omotossicologica dell’eziopatogenesi dell’Artrosi Secondo la Fisiopatologia omotossicologica (Omotossicologia = Interpretazione moderna dell’Omeopatia classica) l’artrosi è una patologia inquadrabile come fase di degenerazione cellulare. Il cammino eziopatogenetico che conduce alla destrutturazione cartilaginea riconosce una cascata di eventi sequenzialmente concatenati tra loro: Insulto traumatico e/o Invecchiamento e/o Processo infiammatorio cronico ê Danno enzimatico ê Rallentamento dei metabolismi cellulari ê Degenerazione cellulare ê Destrutturazione tissutale E’ su questa “cascata” che agisce il Farmaco ZEEL T®, attraverso l’azione coordinata dei suoi tre nuclei di componenti. Zeel è un preparato omeopatico composto: ad un attento esame si potranno rilevare, nella sua struttura, tre nuclei distinti di rimedi: A. Catalizzatori intermedi (Nad D8-Coenzym A D8-Ac. -lipoicum D8-Natrium oxalaceticum D8) B. Organoterapici “Suis” (Cartilago suis D6-Funiculus umbelicalis suis D6-Embryo tot. suis D6-Placenta suis D6) C. Rimedi omeopatici classici (Arnica D4- Rhus tox D2-Dulcamara D3- Symphytum D6-Sanguinaria D4-Sulfur D6)
Ciascuno dei tre nuclei del farmaco sviluppa, attraverso i suoi componenti, un tropismo strutturale e funzionale specifico per ognuno dei momenti evolutivi della cascata eziopatogenetica dell’artrosi: Il Nucleo dei Catalizzatori intermedi ha come bersaglio elettivo il mitocondrio su cui agisce con un’azione di sblocco sui meccanismi deputati al metabolismo energetico (bilanciamento tra metabolismo aerobico ed anaerobico) attraverso la stimolazione enzimatica indotta dalle diluizioni omeopatiche. Nel Nucleo degli Organoterapici Suis è interessante notare la presenza di Funiculus Umbelicalis, che come noto è assai ricco di glicosaminoglicani; trovandosi in diluizione omeopatica, queste sostanze, in accordo alle leggi della cinetica enzimatica (Michaelis -Menten: “in una reazione catalizzata da un enzima la velocità della reazione è inversamente proporzionale alla concentrazione del substrato”) funzionano da induttrici, da starter, da matrici codificanti, per la sintesi dei gliocosaminoglicani autologhi. Cartilago suis invece, si ritiene abbia un effetto di stimolo sul metabolismo cartilagineo attraverso la riattivazione del sistema enzimatico che presiede alla sintesi dei mucopolissaccaridi, in particolare del condroitin-solfato idrofilo, fondamentale per l’integrità della cartilagine Infine, Placenta ed Embryo tot. suis lavorano sulla vascolarizzazione del tessuto sub-condrale. Il processo infiammatorio cronico, oltre che essere causa, talvolta scatenante, della destrutturazione cartilaginea, è sempre causa fondamentale per il progredire della colliquazione della Sostanza Fondamentale (lo stato ossidativo indotto dall’infiammazione rompe i ponti disolfuro dei mucopolissaccaridi solforati e dell’ac. jaluronico). La presenza del Nucleo dei Rimedi dell’Omeopatica classica è giustificato appunto dalla necessità di assolvere al compito di modulare lo stato di flogosi locale: la Materia Medica Omeopatica di queste sostanze riconosce infatti per esse un’importante azione biologica “antinfiammatoria”. Alcune di esse, inoltre, vengono comunemente utilizzate in Omeopatia per la gestione della sintomatologia algica articolare: ricordiamo in particolare Rhus Tox ( dolori che peggiorano la notte, con l’immobilità o all’inizio del movimento), Arnica (dolori di tipo contusivo), Dulcamara (dolori che peggiorano con il tempo freddo umido). Il farmaco rappresenta dunque una vera e propria unità terapeutica nella cui struttura è identificabile la corretta strategia omotossicologica per la cura delle patologie degenerative. Infatti, per poter instaurare una terapia efficace dell’artrosi bisogna partire dal presupposto che essa è una malattia primariamente metabolica; è alla luce di questa considerazione che si potrà comprendere la centralità terapeutica del nucleo dei catalizzatori intermedi, l’importanza della presenza degli organoterapici suis, il perché dell’azione dei rimedi dell’Omeopatia classica: lo sblocco enzimatico promosso da queste sostanze permette al condrocita il recupero della fisiologica attività metabolica, condizione necessaria perchè la cellula cartilaginea possa rispondere, con la neosintesi dei componenti della Sostanza Fondamentale, allo stimolo indotto dagli organoterapici suis. La modulazione del processo infiammatorio cronico, operata dai rimedi dell’Omeopatia classica presenti nel farmaco, oltre a ridurre, evidentemente, la sintomatologia algica, interrompe il circolo vizioso alla base, come si è visto in precedenza, della progressiva degenerazione cartilaginea. La sperimentazione su ZEEL T® L’efficacia terapeutica di Zeel T® è stata convalidata nel 1994 da uno studio multicentrico condotto su 1845 pazienti affetti da gonartrosi trattati in monoterapia con Zeel T® per via intrarticolare (Weiser-Metelman: “Terapia della gonartrosi con Zeel T®: risultati di uno studio multicentrico”, La Medicina Biologica n° 4/1995). I risultati finali sono riportati nella tabella 1 La tollerabilità del farmaco è stata definita ottima dai 190 medici impegnati nel multicentrico: solo lo 0,45% dei casi manifestarono effetti collaterali, comunque reversibili. Nel 1995, in due studi clinici furono trattati 350 pazienti affetti da gonartrosi con Zeel T® per via periarticolare (Potrafki: “Somministrazione di Zeel T® per via periarticolare nei casi di gonartrosi: l’alternativa all’iniezione intra-articolare”, La Medicina Biologica n° 1/1997): si evidenziò che i risultati terapeutici dell’iniezione periarticolare erano assolutamente paragonabili all’impiego intrarticolare. Il farmaco si presenta in fiale iniettabili (i.m. - e.v. -i.c. -intrarticolare), in compresse, in pomata. La posologia standard prevede: fiale:per via intrarticolare o periarticolare: una fiala alla settimana per via intramuscolare: una fiala due volte alla settimanacompresse: una compressa sublinguale 3 volte al giornopomata:applicare più volte al giorno massaggiando leggermente la parte interessata Si prevedono solitamente cicli di terapia di 10 settimane da ripetere una o due volte nell’arco dell’anno. Artrosi
ZEET T® è distribuito in Italia da GUNA

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