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Arvedi, cittadini criminalizzati ma senza colpa: Rifondazione comunista ripubblica la lettera dei cittadini di Cavatigozzi

Creato il 07 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Sul sito di Rifondazione Comunista da marzo scorso ( http://www.rifondazionecremona.it/Archivio/index08.html#Arvedi ) c’è pubblicato un comunicato del circolo cittadino in solidarietà al centinaio di cittadini di Cavatigozzi firmatari dell’esposto contro l’inquinamento dell’accaieria Arvedi.

Cliccando sui link è possibile leggere direttamente dal sito il testo della lettera dei cittadini e farsene un’idea precisa. Il comunicato è stato pubblicato solo da siti on line e completamente ignorato dal giornale la Provincia.

Leggere per credere. Nessun insulto, nessuna denuncia infondata, nessuna menzogna: solo la constatazione di un disagio diffuso dovuto ai forti rumori provenienti dall’acciaieria Arvedi e una grande preoccupazione per i dati sugli inquinanti dell’aria che si respira intorno all’acciaieria e nella nostra città. Forte e chiara è la richiesta di controlli e di aiuto alle pubbliche amministrazioni affinché tutelino la salute dei cittadini e fermino eventuali abusi.

Queste sacrosante richieste erano già state espresse diverso tempo prima ma non avevano mai ricevuto risposte dalle autorità interpellate.

La risposta questa volta è arrivata ed è rimbalzata fragorosamente sulle pagine del quotidiano La Provincia (compresa la prima pagina). I titoloni riportano a caratteri cubitali anche veri e propri insulti lanciati ai cittadini “criminali” da parte di una di quelle pubbliche amministrazioni chiamate a tutelare la salute dei cittadini; gli insulti sono accompagnati anche dalle pesanti minacce stile “se non la smettono chiudo baracca e burattini e licenzio tutti” (cosa d’altra parte sempre più semplice grazie al ministro Fornero e alla maggioranza trasversale che sostiene il Governo!), minacce che così poco si addicono all’eleganza e alla generosità del nostrano cavaliere ma che hanno il mirabile effetto di schierare col padrone tutti i sindacati confederali e praticamente tutta la politica locale e non.

Una riunione in grande stile è stata quella svoltasi in Prefettura! Erano presenti tutti, proprio tutti, tranne quelli che per primi ed inascoltati hanno sollecitato un’efficace interlocuzione con i soggetti riuniti intorno al tavolo prefettizio.

L’effetto complessivo è tutto tranne che tranquillizzante: la voce grossa dà proprio l’impressione che si tema il confronto aperto con i cittadini e che si voglia mettere a tacere la questione in fretta e una volta per tutte. Quasi che pronunciare la parola “inquinamento” ne provochi di per sé la materializzazione!

Gli ultimatum servono proprio a questo: si proclamano in pace per poter finalmente scatenare la guerra e dimostrare chi è il più forte! I cittadini sono gli ultimi a volere la guerra; già vivere con serenità a Cavatigozzi non deve essere semplice, soprattutto di questi tempi, ma magari la loro situazione potrebbe migliorare se solo trovassero delle istituzioni interessate e disponibili almeno all’ascolto. Con ciò ci sentiamo sollevati venendo a sapere che l’Arvedi emette diossina al di sotto dei limiti di legge: ma da quando?

Del rumore prodotto dall’acciaieria, primo motivi di disagio della famosa lettera dei cittadini di Cavatigozzi, non si sa nulla, coperto probabilmente dagli insulti del direttore dell’ARPA, quello stesso direttore che all’epoca del famoso consiglio comunale e provinciale aperti sulla Tamoil ci venne a fare l’elenco della spesa snocciolando le azioni intraprese e finendo col dire, più o meno, che tutto filava liscio.

E del quartetto di aziende ad alto rischio di incidente rilevante (acciaieria e zincheria comprese) che cosa sanno i cittadini di Cremona? Se lo facciano raccontare dai “criminali” residenti a Cavatigozzi, Spinadesco e Sesto o dagli infamati comitati ambientalisti!

Le cosiddette aree del rischio si intersecano sulla cartina topografica come cerchi tracciati da un compasso preciso e inesorabile. Speriamo che non capiti mai un incidente tipo quello accaduto e ormai dimenticato nel dicembre 2005 (un treno merci carico di GPL che deraglia a Cavatigozzi: a Viareggio è andata molto peggio!); che non capiti mai una disgrazia che oltre alla vita ci faccia perdere anche l’ultimo residuo di umanità.

Circolo Rosa Luxemburg

Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra

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