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Arvedi ricorre al Tar contro il Piano di risanamento acustico della Provincia

Creato il 12 novembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’acciaieria Arvedi ha deciso di ricorrere al Tar di Brescia contro il Piano di risanamento acustico decretato dall’amministrazione provinciale il 27 giugno con una diffida del settore Ambiente. Innanzitutto i legali dell’industria siderurgica impugnano la relazione dell’Arpa dedicata all’accertamento delle emissioni rumorose e chiedono anche l’annullamento della conferenza dei servizi del 26 giugno di quest’anno, nella quale la Provincia si era confrontata con i rappresentanti dell’acciaieria e dei Comuni di Cremona, Spinadesco e Sesto ed Uniti. L’Arvedi chiede al Tar di cancellare anche il decreto del settore Ambiente.

Le proteste contro i rumori emessi dal complesso industriale sono state formalizzate nel 2012 dai residenti della zona di Cavatigozzi e Spinadesco, che hanno raccolto oltre 90 firme per chiedere una migliore vivibilità. Anche le riunioni dell’Osservatorio Arvedi hanno dato la possibilità ai residenti di esprimere le proprie lamentele contro i rumori ecessivi che tolgono il sonno: alcuni quartieri e alcune in particolare, non tutta la zona in modo uniforme, è esposta all’inquinamento acustico.

L’acciaieria si oppone al piano di risanamento poiché la Provincia non ha la competenza di redigire il piano comunale di zonizzazione acustica, che stabilisce quanti decibel massimi possono essere emessi zona per zona.

L’amministrazione provinciale si contrappone precisando che alla conferenza dei servizi hanno partecipato i Comuni interessati, i quali hanno l’obbligo di intervenire emettendo i piani di zonizzazione acustica adeguati al decreto del 27 giugno. La Provincia ha infatti il compito di coordinare i Comuni. Il Piano di risanamento, stabilito a tutela dei cittadini, ha concluso un iter amministrativo che ha consentito ai Comuni di procedere, obbligatoriamente, a modificare i propri atti di competenza. L’industria siderurgica, in ogni caso, non può superare i decibel previsti della legge. Il settore Ambiente aveva prescritto alcuni interventi cui l’industria non doveva sottrarsi entro un limite di tempo determinato. Entro il 31 dicembre di quest’anno l’installazione di un silenziatore cilindrico per ogni camino, di box silenti per attenuare il rumore causato dalla caduta dei refili di lamiera, ed entro il 31 dicembre del 2015 il rivestimento delle pareti nord e ovest dell’edificio conveyor con pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti. Ora decideranno i giudici amministrativi.

 Per leggere i documenti relativi a questo post è possibile cliccare sui link sottostanti.

provincia PD_2014_19 arvedi PD_2014_17

decreto 835 arvedi ricorso tar 37_2014_835

provincia oggi PD_2014_19


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