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Arvedi superman col plauso della Fiom! E la forza propulsiva del sindacato muore così?

Creato il 11 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

É di ieri l’articolo con cui Gian Carlo Storti, sul portale ricco di notizie che gestisce a volte e ospitandomi (Cremonawelfare), pone il dubbio che i cittadini abbiano sempre ragione. Stavolta i dati sulla diossina danno ragione ad Arvedi, afferma riferendosi al segretario della Fiom cremonese, che a propria volta considera i dati dell’Arpa.
La battaglia contro l’inquinamento acustico nel caso specifico non è considerata, mentre l’eventualità di una emissione zero di diossine “è impossibile” aggiungerà in buona fede Storti al telefono.
Ma il ruolo propositivo dei sindacati dov’è finito? In Provincia il Patto per lo sviluppo di Torchio viene considerato vecchio e superato dalla Cisl, del nuovo Documento strategico di Salini invece si sono perse le tracce. Di economia verde diventa vietato, pare, parlare. Cgil, Cisl e Uil che ci propongono allora? Perso l’art. 18, sparito con un gioco di prestigio, che orizzonte resta? Che obiettivi ci sono, sempre che i sindacati riescano a parlare di un avvenire con Salini e Perri. Ma tutta la forza dei sindacati langue nelle lotte interne ai partiti? Si limita nella difesa delle aziende esistenti? Che rischiano mesi tempi ahinoi difficili, Arvedi compreso?
Cremona ha ancora la forza di pensare o solo di obbedire a Piva e Arvedi & C. e salvare il salvabile? Arvedi non è solo un mecenate di parte e un industriale di successo: fa anche politica, molto, indirettamente ma con grande forza. Una forza che sta schiacciando una città che ha bisogno di nuova vita, con Arvedi nel suo legittimo ruolo, non protagonista politico di tutto, dalla casa di riposo, al museo del violino al calcio, all’informazione, con in più il plauso della Fiom!

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