La AS Roma ha approvato i dati del primo trimestre del proprio bilancio 2013/14, che copre il periodo fra luglio e settembre. Si tratta di un periodo delll'anno non molto significativo, perché mentre i costi di esercizio rimangono sostanzialmente costanti nei 12 mesi, i ricavi operativi sono influenzati in negativo, ad esempio scontano una minima presenza di ricavi per gare. Vi è poi sempre la variabile del mercato estivo ("Gestione Operativa Netta Calciatori") che può essere fortemente positiva come in questo caso (+39,3 milioni) oppure con segno opposto laddove le minusvalenze fossero superiori alle plusvalenze generate.
Il risultato della Roma in questo trimestre è estremamente interessante, perché fa registrare un risultato prima delle imposte positivo per 21,6 milioni.
Aldilà del ricordare che non è rappresentativo di quello che potrà essere il risultato finale dell'anno, però non possiamo non notare che contiene una serie di elementi che possono far pensare ad un miglioramento dei conti della Roma già a fine 2014 (ricordiamo che il bilancio precedente ha chiuso con una perdita di 40 milioni di Euro):
- ricavi operativi e costi operativi segnano una tendenza fra loro opposta (in crescita i ricavi ed in diminuzione i costi) che se dovessere confermarsi anche nel corso dell'anno potrebbe portare ad un buon miglioramento del margine della società. Oggi, addirittura, fanno segnare un miglioramento netto di quasi 9 milioni sullo stesso trimestre dello scorso anno;
- il saldo netto del calciomercato ha portato un beneficio di 39,2 milioni di Euro. Certo, questo è un "tesoretto" che diminuirà il suo impatto positivo man mano che si andrà avanti nel tempo (perché la cifra rimarrà fissa ma andrà in prospettiva spalmata su 12 mesi), ma in valore assoluto rappresenta alla data 31 milioni di Euro in più dell'anno scorso.
- una notizia interessante è poi che la temuta perdita di ricavi per l'assenza dello sponsor tecnico Kappa, che avrebbe inciso per circa 6 milioni quest'anno, in realtà non ci sarà perché è stata neutralizzata da un "bonus contrattuale" da parte di Nike, di pari importo, riconosciuto al momento della firma del contratto di sponsorizzazione decennale.
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