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Ascesa e caduta di un modello? Il “Mecenate”

Creato il 25 agosto 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Mecenate Ascesa e caduta di un modello? Il Mecenate

In principio fu il Chelsea, con gli investimenti di Roman Abramovich. Poi è venuto il Manchester City dello sceicco Mansur. Ora è sugli scudi il Paris Saint-Germain acquistato a fine 2011 dalla Qatar Investment Authority.

Il club di calcio “Modello Mecenate” sembra diffondersi. Adesso gli investimenti hanno raggiunto livelli fuori controllo, tanto da far gridare allo scandalo in un momento in cui la UEFA si appresta a testare il primo vero anno di monitoraggio dello UEFA Financial Fair Play.

La necessità di rispettare il requisito del break-even sembra ignorata.

Per il momento i mecenati hanno messo in pista vari palliativi fra i quali, ad esempio, la stipula di contratti di sponsorizzazione con la squadra da parte di società del Gruppo di appartenenza della proprietà.

Aspetto, questo, sul quale la UEFA non si è ancora pronunciata. E che potrebbe generare dei problemi perché, nella valutazione dei ricavi cosiddetti “rilevanti”, quelli provenienti dalle parti correlate (riconducibili, cioè, alla proprietà della squadra di calcio), dovrebbero essere riclassificati ad un valore di mercato.

Peraltro questo argomento, che nei mesi passati ha ravvivato la discussione, rischia di rivelarsi molto meno determinante del previsto. Sul sito Karls’ Football Lounge, infatti, è stata pubblicato un grafico delle 10 maggiori sponsorizzazioni delle maglie che ha ridimensionato il rischio che alcune di quelle finiscano sotto “inchiesta”.

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Fonte: Karls’ Football Lounge

Dopo il recente accordo che ha visto protagonista il Manchester United pre-IPO con la Chevrolet (51 milioni di GBP) e del Sunderland con lo sponsor Invest in Africa (20 milioni di GBP), sarà molto più semplice per il Manchester City, ad esempio, sostenere l’assoluto rispetto dei valori di mercato della sua sponsorizzazione con la Etihad Airways, a 20 milioni di GBP annuali, assolutamente in linea con altre realtà di pari attrattiva commerciale.

Ogni tanto però, anche il “Modello Mecenate” si inceppa.

E quando accade, per i motivi più vari, le conseguenze possono essere pesanti per le squadre coinvolte, così come sta accadendo in questo momento al Malaga CF.

Dopo solo due anni dall’acquisto, lo Sceicco Abdullah Bin Nassar Al-Thani (membro della Famiglia Reale del Qatar) sembra non essere più interessato all’investimento ed ha apparentemente interrotto ogni supporto finanziario alla squadra.

Secondo quanto riporta, fra gli altri, il sito Footbal Fair Play, il club deve ancora saldare il 40% degli stipendi dei giocatori relativi alla passata stagione, che non hanno più visto un pagamento dallo scorso mese di giugno. Il club è stato anche denunciato dal Villareal per il mancato pagamento dell’ultima tranche dovuta per il trasferimento del giocatore Santi Cazorla (3,5 milioni di Euro, pari all’IVA sull’operazione) ed a seguito di tale azione ha rischiato di vedere compromessa la propria partecipazione ai preliminari della Champions League.

Nel frattempo, ceduti Cazorla, Rondon e Mathijsen, sul piede di partenza ci sono anche Maresca, Isco, Monreal ed Eliseu. La perdita di questi giocatori, senza adeguato rimpiazzo, rischia di consegnare al tecnico Manuel Pellegrini una rosa non adeguata al superamento dei preliminari della Champions League (che li vedrà confrontarsi con il Panathinaikos) con conseguente ulteriore perdita di ricavi ed indebolimento finanziario della squadra.

Forse il Financial Fair Play potrà sembrare inutile. Probabilmente solo una seria normativa a favore del salary cap potrà risolvere i problemi economici e finanziari del calcio europeo.

Fatto sta che, complice anche la crisi internazionale, il “Modello Mecenate” potrebbe alla lunga rompersi. E le conseguenze per le squadre sono decisamente drammatiche.

Vale la pensa pensarci. Anche se si tifa per una di queste.


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