asessualità

Da Psicologiagay
 

Sono completamente indifferente a tutte le forme di sesso. Non lo cerco, e non cerco di evitarlo, e non mi importa se le altre persone lo fanno [..] e’ come se non fossi consapevole del fatto che il sesso esiste: il sesso non c’è nella mia mente.”
Le parole di quest’utente del forum AVEN (the Asexual Visibility and Education Network) rendono immediatamente l’idea di che cosa sia l’asessualità.

Sulla home del sito asexuality.org la prima cosa che salta agli occhi è la definizione dell’asessuale: una persona che non sperimenta attrazione sessuale.
E mentre alcuni ritengono che l’asessualità debba essere considerata una disfunzione sessuale (la causa, secondo le varie teorie, sarebbe da ricercare tra precedenti abusi sessuali, omosessualità repressa, problemi ormonali, sviluppo sessuale ritardato, o semplicemente il non aver incontrato la “persona giusta”) la maggioranza di coloro che si autodefiniscono come asessuali ritengono che la loro non sia una condizione medica, ma richiedono che venga considerata un vero e proprio orientamento sessuale.
Vista la confusione sull’argomento Kristin Scherrer ha reclutato dal sito asexuality.org 102 volontari disponibili a rispondere ad un questionario relativo alla loro asessualità. I risultati sono stati riportati nel 2008 in un articolo pubblicato sul giornale Sexualities, e sono utilissimi per capire cosa è e cosa non è l’asessualità.
Relativamente al significato attribuito all’asessualità la maggior parte dei 102 partecipanti allo studio chiarisce di non provare affatto attrazione sessuale o desiderio.
Una delle partecipanti dichiara “Io non sento attrazione sessuale verso le persone. Amo la forma umana e posso concepire gli individui come forme d’arte o trovare le persone esteticamente piacevoli, ma non vorrei mai entrare in contatto sessuale neanche con la più bella delle persone”.

Una parte degli intervistati invece dice di provare attrazione sessuale, ma di non sentire l’esigenza di trasformare il desiderio in azione, attraverso l’atto sessuale vero e proprio, ma anche attraverso contatti fisici di altro tipo (abbracciarsi, tenersi per mano, ecc).
In modo molto chiaro Bella DePaulo spiega le concezione errate sull’asessualità:
1. L’asessualità non è una disfunzione sessuale. Essere differenti dalla norma, a da ciò che è comunemente percepito come norma, spesso porta ad essere definiti come “disfunzionali”. Ma essere considerati anormali da una maggioranza statistica non significa esserlo davvero. Inoltre è importante sottolineare che per essere considerata una disfunzione una qualsiasi condizione deve provocare alla persona uno stress e un disagio significativi, cosa che non sembra affatto essere applicabile alle persone che si descrivono come asessuali.
2. L’asessualità non deve essere confusa con il celibato. Sul sito asexuality.org viene specificato che mentre il celibato è una scelta, l’asessualità è un orientamento sessuale. Gli asessuali hanno gli stessi bisogni emozionali delle altre persone, e sono del tutto capaci di instaurare relazioni intime.
3. Il disinteresse per le varie forme di contatto fisico (ad esempio l’abbraccio) non è un elemento fondamentale dell’asessualità.
4. Il disinteresse per il romanticismo non è un elemento fondamentale dell’asessualità.
Ci sono notevoli differenze tra persone che si identificano come asessuali, soprattutto per quanto riguarda la presenza o l’assenza di attrazione sessuale o di attrazione romantica. Alcuni provano una sola di queste due, altri entrambe, ed altri ancora nessuna.
In particolare, gli asessuali che desiderano relazioni romantiche possono trovarsi in una posizione difficile, dato che la maggior parte della popolazione non è asessuale.

Gli asessuali che non sopportano il sesso ma desiderano avere una relazione sono costretti a scegliere tra subirlo comunque (anche se alla lunga la mancanza di interesse per il sesso può diventare fonte di disagio per il partner, e rendere difficile il mantenimento di una relazione a lungo termine), dare il permesso al proprio partner di avere rapporti sessuali con altre persone, trovare un partner non-asessuale disposto a rinunciare al sesso, avere una relazione solo con altri asessuali, oppure sono costretti a restare single.

Per quegli asessuali che provano sentimenti di attrazione romantica, questa può essere diretta verso un sesso particolare o entrambi. Questi asessuali spesso desiderano avere relazioni romantiche (arrivando fino al matrimonio) ma spesso non vogliono che queste relazioni includano attività sessuale.
A causa del loro orientamento affettivo, alcuni asessuali si definiscono eterosessuali, omosessuali o bisessuali.

5. L’asessualità non va confusa con l’impossibilità (dovuta a cause fisiologiche o psicologiche) di provare piacere sessuale. Alcuni asessuali infatti considerano la masturbazione un atto sessuale e quindi non ne sono interessanti, ma altri trovano soddisfazione in questa pratica.

Quindi, ricapitolando l’asessualità non combacia con il disturbo da avversione sessuale nè con i classici mal di testa che molte coppie conoscono

Tu hai mai incontrato persone asessuali o sei tu stess* asessuale? Ci piacerebbe avere il tuo commento su questo tema così particolare.

A cura delle dott.sse Valeria Natali e Paola Biondi


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