L’attesa è finita, questa notte ha preso il via l’All-Star Weekend 2013 a Houston, anche se l’ha fatto come sempre succede con le marce basse in attesa di quello che succederà la notte tra sabato e domenica e soprattutto tra domenica e lunedì quando tra tiri da tre, schiacciate e partita vera lo spettacolo sarà ben altra cosa. L’evento più importante del venerdì è da sempre il BBVA Rising Stars Challenge, “partita” in cui a sfidarsi in squadre miste scelte via draft da Shaquille O’Neal e Charles Barkley sono i migliori rookie e sophomore della stagione.
Purtroppo per la NBA, nonostante il lavoro fatto per cercare di migliorare questa esibizione, lo spettacolo rimane piuttosto desolante, con una gara che non ha nulla di agonistico, in cui le difese stanno letteralmente a guardare i giocatori che in sequenza schiacciano.
Vista la differenza di spettacolarità con gli altri eventi, di sicuro uno dei compiti del prossimo Commissioner NBA, Adam Silver, che l’anno prossimo prenderà il posto di David Stern, sarà quello di rendere questo evento del venerdì notte più appetibile, modificandone la forma o inventando qualcos’altro.
Tanto per far capire com’è andata, il risultati finale ha detto 163-135 per il Team Chuck che ha vinto contro il Team Shaq grazie soprattutto a Kenneth Faried lungo dei Denver Nuggets che ha chiuso con 40 punti (18/22 dal campo) e 10 rimbalzi. Oltre a lui Barkley ha trovato 20 punti da Tristan Thompson, Kawhi Leonard, mentre Ricky Rubio, uno che in partite dove lo spettacolo fa da padrone si trova piuttosto a suo agio, ha smazzato 10 assist in soli 15 minuti in campo.
Dall’altra parte grande spettacolo l’ha portato Kyrie Irving, che domenica sarà impegnato nell’altra partita, quella più importante. Per il leader dei Cavaliers ci sono 32 punti e una giocata di ball handling contro Knight pazzesca, che l’ha letteralmente messo a sedere. 23 punti per il compagno di Irving a Cleveland, Dion Waiters, mentre il rookie Damian Lillard ha chiuso con 18.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake