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Ashes Of Moon – The Darkness Where The Past Lay Sleeping

Creato il 22 novembre 2014 da Iyezine @iyezine
Ashes Of Moon, al secondo lavoro e freschi di firma per WormHoleDeath.La band, nata nel 2009 esordisce l'anno dopo con un demo sotto il monicker Tracked Grader e nel 2012, dopo l’adozione dell’attuale nome, danno alle stampe l'esordio omonimo. Seguono aggiustamenti alla line-up che portano due membri della black metal band Hellsaw (Mario "Luis" Schiber e Helmut Winter, rispettivamente chitarra e batteria) ad entrare in pianta stabile nel gruppo, consentendo di iniziari ai lavori per questo notevole The Darkness Where The Past Lay Sleeping. Il nuovo album è una convincente opera metallica, sulla scia di quel death melodico suonato nelle terre del nord: sempre oscuro, il disco alterna momenti death a tratti progressivo con ottimi spunti dark/gothic che ricordano i Sentenced della discografia di mezzo, violentati da scariche black/death a mantenere i brani su livelli di impatto molto elevati. Mai banali le soluzioni adottate del gruppo per rendere la propria musica interessante: le canzoni, mediamente lunghe, si sviluppano su cambi di ritmiche ed atmosfere, alternando cavalcate elettriche a momenti acustici ed introspettivi sempre ben inseriti in questo lotto di brani affascinati, melanconici, ma di indubbia forza estrema. Prodotto e mixato ottimamente, The Darkness Where The Past Lay Sleeping stupisce per la varietà di contenuti musicali, passando da song più lineari a bordate di metal estremo che ricordano le opere delle maggiori band dedite al prog/death (Opeth), ma non solo: momenti di epicità (The Moons Curse) si scambiano la scena con brani dall'appeal elevatissimo e più in linea con scelte death/gothic (Black Coffin), anche se le chitarre mantengono ritmiche orientate verso il black e le voci, dal growl allo scream, non lasciano trasparire nulla che non sia rabbia e disperazione. L'album prende il volo negli ultimi tre brani, con le stupende In The End, Farewell e Wind, dove il songwriting della band tocca vette altissime per impatto e atmosfere: tre monumenti alla musica metallica oscura, matura ed emozionale, ormai un ricordo per le band più famose dalle quali gli Ashes Of Moon hanno estrapolato il meglio per la loro opera. Ottimo acquisto in casa Wormholedeath, il gruppo austriaco ha tutte le carte in regola per affermarsi come nuova realtà del metal estremo, aggiungendo al death metal melodico nuova linfa e regalando agli amanti del genere un lavoro sopra le righe, dal forte impatto emotivo e dalle potenzialità enormi. Affascinanti.Tracklist: 1. Black Coffin 2. The Secret 3. Broken Mirror 4. The Dark He Invoked 5. The Moon’s Curse 6. Never Behind 7. In The End 8. Farewell 9. WindLine-up: Matthias - Vocals,Bass Michael - Guitars Luis - Guitars Heli - DrumsASHES OF MOON - Facebook" itemprop="reviewbody" />

Recensione

  • Etichetta: WormHoleDeath
  • Anno: 2014
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Melodic death metal di stampo scandinavo è quello che ci propongono gli autriaci Ashes Of Moon, al secondo lavoro e freschi di firma per WormHoleDeath.

La band, nata nel 2009 esordisce l’anno dopo con un demo sotto il monicker Tracked Grader e nel 2012, dopo l’adozione dell’attuale nome, danno alle stampe l’esordio omonimo.
Seguono aggiustamenti alla line-up che portano due membri della black metal band Hellsaw (Mario “Luis” Schiber e Helmut Winter, rispettivamente chitarra e batteria) ad entrare in pianta stabile nel gruppo, consentendo di iniziari ai lavori per questo notevole The Darkness Where The Past Lay Sleeping.
Il nuovo album è una convincente opera metallica, sulla scia di quel death melodico suonato nelle terre del nord: sempre oscuro, il disco alterna momenti death a tratti progressivo con ottimi spunti dark/gothic che ricordano i Sentenced della discografia di mezzo, violentati da scariche black/death a mantenere i brani su livelli di impatto molto elevati.
Mai banali le soluzioni adottate del gruppo per rendere la propria musica interessante: le canzoni, mediamente lunghe, si sviluppano su cambi di ritmiche ed atmosfere, alternando cavalcate elettriche a momenti acustici ed introspettivi sempre ben inseriti in questo lotto di brani affascinati, melanconici, ma di indubbia forza estrema.
Prodotto e mixato ottimamente, The Darkness Where The Past Lay Sleeping stupisce per la varietà di contenuti musicali, passando da song più lineari a bordate di metal estremo che ricordano le opere delle maggiori band dedite al prog/death (Opeth), ma non solo: momenti di epicità (The Moons Curse) si scambiano la scena con brani dall’appeal elevatissimo e più in linea con scelte death/gothic (Black Coffin), anche se le chitarre mantengono ritmiche orientate verso il black e le voci, dal growl allo scream, non lasciano trasparire nulla che non sia rabbia e disperazione.
L’album prende il volo negli ultimi tre brani, con le stupende In The End, Farewell e Wind, dove il songwriting della band tocca vette altissime per impatto e atmosfere: tre monumenti alla musica metallica oscura, matura ed emozionale, ormai un ricordo per le band più famose dalle quali gli Ashes Of Moon hanno estrapolato il meglio per la loro opera.
Ottimo acquisto in casa Wormholedeath, il gruppo austriaco ha tutte le carte in regola per affermarsi come nuova realtà del metal estremo, aggiungendo al death metal melodico nuova linfa e regalando agli amanti del genere un lavoro sopra le righe, dal forte impatto emotivo e dalle potenzialità enormi. Affascinanti.

Tracklist:
1. Black Coffin
2. The Secret
3. Broken Mirror
4. The Dark He Invoked
5. The Moon’s Curse
6. Never Behind
7. In The End
8. Farewell
9. Wind

Line-up:
Matthias – Vocals,Bass
Michael – Guitars
Luis – Guitars
Heli – Drums

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