Asilo e fascia porta-bebè

Da Bussola
Se solo ci penso che mio figlio nemmeno era nato e già io e Fab giravamo per asili nidi, un po’ mi vien male. Praticamente stavamo scegliendo un posto dove parcheggiarlo prima ancora di averlo tra le braccia. Purtroppo però la situazione degli asili a Roma è veramente molto complessa da vari punti di vista: economici, affollamento, affidabilità etc, come penso poche altre città in Italia. Avevamo deciso quindi, per questo motivo, di muoverci con largo anticipo proprio per aver la possibilità di iscrivere il bambino a quello che a nostro avviso, sembrava migliore da vari punti di vista.
Io non sono la Hunziker che dopo tre giorni ritorna al posto di lavoro, ma sta baracca bisogna pur mandarla avanti, e quindi finita la maternità, finite le ferie, è inutile dire che bisogna pensare di ritornare sulle proprie scrivanie a guadagnare la pagnotta.
La scelta del nido, non è stata per noi una scelta obbligata ma desiderata. Pur avendo una nonna, a disposizione nei limiti del possibile, io e Fab siamo convinti che la socializzazione con altri bambini non possa che arricchire la personalità di Nicolò.  Un bimbo in grado di interagire con altri suoi coetanei senza timidezza o paura, sarà sicuramente un adulto più forte e consapevole, ecco perché abbiamo deciso di spingere il bimbo fuori dal contesto ovattato della famiglia da subito. Inoltre diciamocelo, il bimbo è di chi lo fa, non è giusto nemmeno darlo in affidamento ai nonni che ormai si trovano a fare i genitori più dei genitori stessi.
C'è da aggiungere anche che io sono figlia di insegnante nella scuola pubblica per questo credo nelle istituzioni e sono fermamente convinta nei vantaggi dei rapporti bambino –bambino paritetici.
Dopo tanta ricerca valutando esperienza corpo educatori, pulizia dei locali, attenzione nella pianificazione delle attività e tanto altro abbiamo scento il nostro asilol'Emilio
Nicolò  varcherà la porta dell’Emilio, intorno a Marzo, un tempo abbastanza lontano per essere spupacchiato a dovere da mamma e papà senza limiti di tempo.
Qualche giorno fa ritornammo all'asilo per presentare "l'erede", ormai nato, ai suoi educatori per rinnovare le nostre intenzioni sulla scelta del nido. Ci fermammo a parlare con Germanala responsabile della sezione nido, del più e del meno, in merito al carattere del bimbo. Quando le raccontammo che  Nicolò è un bambino dal carattere pacifico di facile gestione, ma che ogni tanto fa fatica a prender sonno, lei ci ha consigliato di fare un tentativo con la fascia porta bebè.
Detto fatto, il giorno dopo ero in un negozio di indumenti bio a comprare la nostra fascia porta bebè. Sono pochi giorni che la uso, ma già ne sono innamorata. Nicolò non mi ha fatto pentire dei soldi spesi, ha dimostrato da subito un gran piacere nell’accovacciarsi al suo interno.
La fascia porta bebè è una svolta per piccole uscite al supermercato, al parco o nella qualsivoglia, in quanto sono ora libera dall’ingombrante carrozzina, e dal suo monta, smonta, blocca le ruote, sblocca le ruote, sali la carrozzina per gli scalini, attento al marciapiede etc.
Nicolò si fa delle gran penniche al suo interno, e quando sveglio ama affacciarsi, per vedere il mondo esterno “dal suo oblò”.
Trovo, inoltre, molto comodo, come accennatomi da Germana, usare la fascia porta bebè anche a casa in quei momenti in cui Nicolò fa i capriccetti preludio  del sonno e di stanchezza del bambino, ma in cui anziché abbandonarsi ad un sano riposino lui combatte stoicamente la chiusura delle palpebre. In momenti del genere, ho notato che se messo nella fascia lui si rilassa e si accoccola, riuscendo finalmente a prender sonno.
Ad ogni modo, quando noto che il bimbo è riuscito ad addormentarsi preferisco comunque scioglier la fascia e metter il bimbo nella sua culletta, perché penso che la postura sdraiata sia da preferire per lui a quella rannicchiata. Mi godo invece il mio koala a me abbarbicato serenamente nelle lunghe passeggiate all’aperto.
Appena sarà poco più grande sperimenterò il mai tai, cucitomi da mia suocera sotto mia esplicita richiesta durante i mesi di gravidanza. Ho fatto già una prova, ma ancora è presto, il bimbo mi si sprofondava all’interno. Non vedo comunque l’ora di fare il tentativo di trasporto bambino anche alla nipponica maniera.



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