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Asilo: "riflessioni di una mamma"

Da Bimbiuniverselaura @laurazampella
Il primo giorno di asilo ho incontrato delle altre mamme che mi hanno chiesto se non fossi agitata, triste per questa nuova fase della vita dei nostri bambini e io, forse un pò ingenuamente, rispondevo di no, che mi sentivo serena.
E' passato il week end e lunedì siamo tornate insieme all'asilo e questa volta dopo poco tempo l'educatrice mi ha chiesto di lasciare Pupa li con lei con la scusa di andare a fare una commissione.
Pupa all'inizio non ha gradito questa cosa e ha cercato di trattenermi li con lei attaccandosi alla mia gonna o alle mie gambe, poi siamo riuscite a distrarla e io sono andata a "comprare il pane".
Anche in questo lasso di tempo non mi sono resa conto di quello che stavamo vivendo forse presa dalla fretta, forse dalla stanchezza, ma il mio stato d'animo era ancora caratterizzato dalla serenità.
All'orario stabilito sono andata a prendere Pupa e quando sono arivata l'ho trovata seduta in cerchio con gli altri bimbi e pur non facendomi notare lei non appena si è girata e mi ha visto si è alzata i piedi e mi è corsa incontro abbracciandomi e riempendomi di baci.
Credo che questa scena mi rimarrà impressa nella mente per tanto tanto tempo...lo step successivo di Pupa è stato quello di rivolgermi la domanda: "mamma ma il pane dov'è?".....certo non la si prende in giro facilmente!
La sera forse ho iniziato a realizzare quello che io e lei stiamo vivendo. Ho letto su Facebook una frase scritta in un gruppo di mamme di cui faccio parte che riporto qui chiedendo scusa all'autrice qualora non fosse d'accordo con questa mia scelta di "scopiazzamento" perchè l'ho trovata una considerazione molto giusta e profonda che per la prima volta mi ha dato la consapevolezza della fase che stiamo attraversando e non mi vergogno a dire che mi sono commossa e mi conmmuvo ogni volta che la leggo:
"Per tanti oggi è stato il PRIMO GIORNO...Nido, punto gioco, scuola dell'infanzia. Un grane passo per provare a "lasciarli andare", un grande passo per loro ma anche per noi. Alcuni hanno la fortuna di non vederli piangere ed affidarli ad altri è più facile, ma al di là delle lacrime (visibili e non) per ogni bambino questo è un GRANDE CAMBIAMENTO, faticoso a volte e a volte un pò doloroso e il nostro compito, oggi più che mai , è ESSERCI! Non importa quanto tempo e quante ore. Senza troppe parole ma con lo sguardo, con gli abbracci, il contatto fisico per rassicurarli, per fargli un bel pieno di coccole e non lasciarli andare in riserva! Non dimentichiamoci che loro ci stupiscono sempre e se la cavano sicuramente meglio di noi. Mi raccomando in questi giorni meno lavatrici e più coccole:-)"
Io che per cercare di "esserci" sto facendo i salti mortali tra asilo, ufficio e casa mi sento lo stesso un pò in colpa perchè ad un certo punto questo cammino lo dovrò demandare ad altri e questo mi lascia un enorme senso di tristezza!

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