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…aspettando i mostri sto fermo – Episodio 12

Creato il 26 maggio 2013 da Chiazzetta @chiazzetta

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Nel regno della scienza era un giorno importante: migliaia di persone erano accorse da quello e da altri mondi all’anfiteatro di Neutrinia, la capitale, per assistere alla conferenza dei fratelli Vigile, i due scienziati più illustri dell’universo, pronti a rivelare una scoperta sensazionale che avrebbe cambiato la realtà per sempre.
I due scienziati erano un po’ imbarazzati di fronte a quella folla oceanica a cui ancora i piccoli mondi da anni separati tra di loro non erano abituati.
Uno dei due Vigile era un bell’uomo, alto statuario e l’altro sembrava un po’ un vigile napoletano, quelli che dicono “uè uè non si può sctare qui” ecc ecc.

Si udì un colpo molto forte, come un esplosione, qualche inesperto aveva acceso prima le casse e poi il mixer a palla
Mi Aprii!!!!! – urlò a squarcia gola il Vigile Napoletano a cui non era stato aperto il microfono.
e poi tre colpi come una raffica di mitra, era lui che batteva sul microfono.
“Ok funziona”

“Ve la spiegheremo semplicemente -disse lo scienziato meno bello- abbiamo scoperto la maniera per disattivare le barriere, tra poche ore saremo un universo unito”

Si udì un colpo molto forte, come un esplosione, il boato della folla alla notizia
poi tanti colpi come raffiche di mitra , gli applausi scroscianti e affamati di libertà

Qualche ora dopo il popolo gridava Aprii!!!!!. Lo scienziato bello era sul palco di fronte a una porta gigante, che simboleggiava l’apertura dei mondi…
Stava aspettando la fine del Countdown su uno schermo, come a capodanno, e la gente impaziente continuava a gridare ancora Aprii!!!!! Aprii!!!!!

Si udì un colpo molto forte, come un esplosione: la porta simbolica era aperta e tutte le barriere dell’universo in un istante si erano volatilizzate.
e poi mille colpi come raffiche di mitra, i fuochi d’artificio…
La libertà era iniziata.

Nc, che quel giorno era in montagna a fare la solita rampicata per temprare lo spirito, vide in lontananza il tramonto del regno dell’attrazione diventare marmellata.. Si sentì cadere dal dorso della montagna ma non atterrò. Un secondo dopo era circondato dal bianco, quello di un txt vuoto, quello di un foglio bianco… solo nell’immensità.
Non fece a tempo a capire dove si trovava che già non era più lì… a dire la verità non c’era proprio più.

In una grande piazza ribaltata da fumogeni e macchine in fiamme, un gruppo di manifestanti con i caschi da motociclisti in testa aspettavano l’imminente caricata delle forze dell’ordine.
Nc ora era lì in mezzo e guidava la sommossa. Fissava con aria di sfida i poliziotti con i caschi, gli scudi e i manganelli…
Erano 15 metri da lui,
sapeva che loro erano il cattivo, andavano distrutti… era inevitabile.
Ora erano a 10 metri,
Sapeva che la dalla loro distruzione dipendeva la sua salvezza e quella dei suoi compagni.
ora erano a 5 metri,
erano persone.

Ecco il paesaggio cambiare di nuovo e diventare una grande fattoria.
Una famiglia molto numerosa vegliava intorno al letto di quello che sembrava essere il loro patriarca.
Il fattore stava molto male, da giorni non riconosceva amici e parenti e non riusciva a tenere la testa dritta. Dalla finestre si vedevano frecce infuocate scagliarsi dal cielo sulla terra… come meteoriti…

un colpo molto forte, come un esplosione
e poi tre colpi come una raffica di mitra
Mi Aprii!!!!!

“No voglio rimanere qui… si ancora è dentro. Lo so… lo so… però mi sento di rimanere qui…
Macchè ti pare?”

Ecco di nuovo il regno del giudizio. Nc sedeva in aula, questa volta però era dentro il corpo del giudice
che si nascondeva dentro il suo tribunale, ormai terrorizzato dalla ribellione che stava distruggendo la sua realtà.
Lui e il suo mondo ormai erano vecchi rottami, ora che le barriere erano state distrutte non servivano più a nulla. Le regole sono inutili se c’è la libertà.

“Però in parte è  colpa anche mia… penso sia giusto aspettare un altro po’… ci vediamo domani dai…”

Nc era di nuovo a casa sua, prima di partire per il suo viaggio, prima di incontrare il buzzuro con il maglione rosa… Stava facendo una festa; tutti i suoi amici erano intorno al suo letto e gli lanciavano coriandoli giganti. Dalla finestre si vedevano fuochi d’artificio illuminare il cielo e la terra… come meteoriti…

Eccolo di nuovo al centro delle sommosse, con un sasso in mano.

“Non posso entrare se non Mi Aprii!!!!!!!!!”

Il poliziotto di fronte a lui aveva la pistola in una mano e con l’altra mano teneva a se un ragazzino.
Un attimo dopo era Nc ad avere la pistola e il poliziotto disarmato faceva da scudo umano a suo figlio…
“Sta abbracciando il figlio, gli vuole bene… Devo sparare devo sparare…” pensava
“Spara!!!!”

Aprimi!!!

2013 – La Sfida 16


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