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…aspettando i mostri sto fermo – Episodio 2

Creato il 22 aprile 2013 da Chiazzetta @chiazzetta

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Non era proprio il giorno adatto per stare fuori casa.
Non era il giorno adatto per continuare a sperare che gli abitanti della palude imparassero a vivere scoprendo che nella vita che c’è di più dei motori potenti e delle sfilate in piazza.
Nc stava correndo verso casa affamato di quella familiare sensazione di tranquillità che lo irradiava ogni volta che varcava il suo cancello.

In quel giorno medio quella sensazione non arrivò.

Neanche il giorno dopo ne quello ancora. Quando passarono le prime due settimana, Nc incomincio ad abituarsi al pensiero di non essere più al sicuro tra le mura di casa.
Chissà da quanto tempo il dubbio stava lavorando al di sotto della sua coscienza diffondendosi come un virus tra i suoi pensieri e le sue emozioni.
Nc iniziò a cercare minuziosamente negli avvenimenti passati la causa più probabile di questi dubbi che si stavano consolidando.
Dopo aver scartato eventuali problemi sentimentali con la sua ragazza, cause biologiche o ritmi del sonno da ripristinare (che, si sa, danno origine a brutti pensieri) arrivò al punto.
La gente!!! Le persone…
Non quelle fuori, troppo semplice..

Il problema aveva a che fare con i suoi tanto cari amici..
La sua società stava incominciando a collassare su se stessa.

La sua casa non era più il generatore costante di nuovi stimoli provenienti da diverse realtà.
Non era più un flusso di gioia dotato di vita propria che poteva competere con l’intero mondo fuori.
Forse la sua piccola società aveva raggiunto la sua destinazione d’uso: gli individui provenienti da innumerevoli contesti si erano mischiati al punto tale da diventare un contesto a se stante: un nucleo sociale in declino.
Quella che era una bolla d’aria dove si poteva respirare aria nuova ora era solamente una palla.
Tutte le possibili traiettorie di interscambio culturale, sociale e a quanto pare anche sentimentale si erano esaurite e si incominciavano a ripetere in maniera inquietantemente circolare.

In pratica non c’era più niente da fare e non c’era più niente da raccontarsi.

La nuova società era diventata noiosa e obsoleta e la cosa brutta è che forse non era colpa di nessuno.
Ma quando di preciso era nato questo fenomeno sociale? Questa Palla?
Da dove era iniziato tutto?
Facile.. sempre dal dannato bisogno degli esseri umani di accoppiarsi.


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