Arabic Booker 2013, manca poco per la penultima tappa. Tra 5 giorni sapremo i titoli che andranno a comporre la rosa dei sei finalisti.
![Aspettando l’Arabic Booker 2013: qualche riflessione e sinossi dei 16 romanzi in gara copertina ipaf](http://m2.paperblog.com/i/156/1565083/aspettando-larabic-booker-2013-qualche-rifles-L-dFGFRU.jpeg)
Se non sapete di cosa parlo, rinfrescatevi la memoria qui
(in poche parole: l’Arabic Booker, anche abbreviato IPAF dall’acronimo inglese, è forse la più importante competizione annuale per la letteratura araba contemporanea, in cui concorrono romanzi scritti in arabo e pubblicati negli ultimi 12 mesi.
Moltissimi dei romanzi entrati tra i finalisti vengono successivamente tradotti nelle principali lingue europee, inglese in primis. Una critica che spesso viene mossa agli editori internazionali è che, nel tradurre i romanzi contemporanei arabi, facciano eccessivo affidamento sui titoli usciti dall’Arabic Booker.
Spesso, anche sulle pagine di questo blog si sono criticate le scelte di alcuni editori italiani, soprattutto i principali, che hanno privilegiato romanzi arabi già famosi perchè nel novero dell’IPAF, escludendo altri meno conosciuti, che avrebbero altrettanto meritato di essere tradotti e portati al pubblico italiano. Premio è sinonimo di qualità? Credo che i giudici più disinteressati e onesti siano, come sempre, i lettori).
In attesa di sapere i sei titoli finalisti, facciamo dunque la conoscenza con i 16 ancora in gara. Per adesso accontentiamoci di queste poche righe, quando si sapranno i nomi dei finalisti ne scriverò in maniera più approfondita.
Posso solo aggiungere che se è vero che la letteratura racconta ciò che la Storia tace o nasconde, leggendo le sinossi di questi romanzi non rimarrete delusi: dalle analisi sul ruolo delle religioni, all’incontro con l’Altro non arabo, dal tema dell’identità perduta a quello della migrazione, dalle riflessioni su guerre civili e autoritarismi arabi, il quadro finale non potrebbe essere più completo ed interessante.
Di sicuro avrebbero potuto entrare nella rosa dei 16 molti altri romanzi validi (di uno di questi vi parlerò nei prossimi giorni), e forse i giudici avrebbero potuto fare uno sforzo in più per dare maggiore rappresentanza alle donne (sic!), ma devo ammettere che leggendo i riassunti dei romanzi selezionati sono rimasta incuriosita da più di uno, e la mia personale rosa finale già l’ho composta nella mia mente. In effetti ho anche una copertina preferita! Forse avrei dovuto scrivere un post solo sulle copertine, o no?
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ALGERIA
Romanzo che oscilla tra lo storico e il fantastico e che si interroga sul rapporto con l’Altro (trae spunto dalla conversione all’Islam di tre donne francesi di religione cattolica, che decidono di convertirsi sulla base di motivi che nulla hanno a che vedere con la spiritualità) e sui “mercanti” della religione, in un mondo arabo oramai sprofondato nella corruzione e nell’ipocrisia.
Protagonisti sono gli intellettuali arabi in esilio, prima perseguitati dai regimi autoritari e poi, dagli anni ’90 in avanti, dai fondamentalisti.
ARABIA SAUDITA
Il romanzo è narrato in prima persona dal protagonista, Ghaleb, rampollo di una ricca famiglia saudita conservatrice, figlio del primo matrimonio fallito del padre, verso cui sente di aver mancato tutte le aspettative. Non amato dalla madre e dai fratellastri, abbandonati gli studi, Ghaleb si ritrova a ricoprire il ruolo di amante clandestino della donna di cui è innamorato che, a causa della sua inettitudine, è andata invece in sposa ad un ricco diplomatico. Il romanzo prende avvio in Oregon, luogo di un esilio volontario, dove la visione di un castoro in un parco della città è l’espediente narrativo che consente all’autore di riandare indietro con la memoria ai ricordi sulla sua famiglia e sulla vita passata a Riyadh.
EGITTO
Un romanzo definito dall’Egypt Independent una “fiaba disneyana”. Ambientato negli anni ’70, ha per protagonista un giovane figlio della borghesia egiziana, che si trova per lavoro ad andare in Kenya dove si innamora di una donna locale. Il romanzo si interroga sulla questione dell’identità, dell’appartenenza e della lealtà.
Il nostro signore, Ibrahim Eissa
Il romanzo affronta il tema, assai controverso, degli sheykh che predicano e diffondono il messaggio dell’Islam dai canali televisivi satellitari arabi e islamici, un fenomeno molto recente che dal 2010 ha registrato un vero e proprio boom di utenti. Nel romanzo, Eissa racconta come questi canali di religioso abbiano ben poco e siano invece fortemente intrecciati con il potere politico, la finanza e le forze di sicurezza degli stati. Il circolo vizioso religione-potere-politica che l’autore tratteggia nel romanzo svela il lato nascosto degli sheykh e denuncia come questi abbiano utilizzato la religione per scopi diversi da quelli dichiarati.
Romanzo narrato in forma circolare che segue le vicende del protagonista, Ahmed Rajaa’i.
KUWAIT
Romanzo che racconta le difficoltà dei lavoratori asiatici in Kuwait. Il giovane José, nato dal matrimonio segreto di una domestica filippina con un giovane kuwaitiano presso cui la prima era a servizio, al compimento della maggiore età decide di tornare in Kuwait, da cui il padre alla nascita lo aveva mandato via…
IRAQ
I due protagonisti, Youssef e Maha, sono due cristiani iracheni che per un gioco della sorte condividono lo stesso alloggio nella città di Baghdad. Le loro visioni sulla vita e sull’Iraq però non potrebbero essere più diverse: l’uno vuole rimanere nel paese perchè troppo legato al passato e ai ricordi, l’altra vorrebbe andarsene da un Iraq in cui sente di non avere più nulla.
I giardini del Presidente, Muhsin al-Ramli
LIBANO
Il romanzo è ambientato sul Monte Libano all’interno di una comunità maronita, tra i primi del ’900 e qualche anno prima dello scoppio della guerra civile libanese. Un territorio popolato da santi, miti, leggende e religioni, i cui abitanti vivono così in alto da sentirsi, orgogliosamente, quasi in paradiso, da cui il titolo.
![Aspettando l’Arabic Booker 2013: qualche riflessione e sinossi dei 16 romanzi in gara jana el hassan copertina viola grande](http://m2.paperblog.com/i/156/1565083/aspettando-larabic-booker-2013-qualche-rifles-L-E3EMlH.jpeg)
Sahar, la protagonista del romanzo, si sente intrappolata in un matrimonio sbagliato, proprio come accaduto a sua madre che mai avrebbe voluto emulare. Per fuggire dalla realtà opprimente, si costruisce un alter ego immaginario in un mondo di fantasia dove può finalmente trovare se stessa.
Gli eventi narrati si svolgono all’alba della guerra civile libanese, nel biennio 1975-76. Attraverso le storie dei protagonisti che vivono in un palazzo di Ashrafieh, quartiere di Beirut, l’autore ci comunica le loro paure e il loro isolamento, e il caos di quei primi drammatici mesi di guerra.
Sinalkol, Elias Khoury
PALESTINA
Giaffa prepara il caffè del mattino, Anwar Hamed
Romanzo sulla Palestina degli anni Quaranta, prima della fondazione dello Stato di Israele. L’autore dipinge un quadro delicato della vita degli abitanti della città di Giaffa, cristiani, musulmani ed ebrei, alle prese con le piccole cose della quotidianità: il Natale, gli sposalizi, le visite ai parenti…
Il romanzo segue la vita e le gesta di colui che ancora oggi è considerato il pioniere dei movimenti arabi di liberazione dall’occupazione straniera: Dhaher al-Omar, che stabilì un regno arabo nella Palestina del tempo (1689-1775).
TUNISIA
Un insegnante tunisino diventa incredibilmente ministro ed è testimone della corruzione che dilaga nel paese, di cui però alla fine cade vittima anch’egli.