Aspettando la (s)fiducia

giovedì, 13 ottobre 2011

Aspettando la (s)fiducia

Le motivazioni per le quali l'altro giorno la maggioranza è diventata improvvisamente (ma non inaspettatamente) minoranza, sono le seguenti:
 
Il ministro del Bilancio Tvemonti non è viuscito a votave il suo stesso Bilancio pev un vitavdo di pochissimi secondi. Appvezziamo pevò il pvogvesso: pev la votazione sull'avvesto del suo Mavco Milanese, se l'eva svignata di covsa con una tvavevsata tvansoceanica.
 
L'ex Ministro Scajola (quello che si dimise una prima volta perchè Marco Biagi era un rompicoglioni, quello che si dimise una seconda volta perchè la casa con vista Colosseo l'avranno pagata a mia insaputa) è arrivato in ritardo al voto perchè proveniva da un colloquio con l'anziano erotomane brianzolo, in cui giurava fedeltà al governo (appunto...). Peccato però che il Presidente del Consiglio sia invece arrivato in tempo. Alcune ipotesi: Silvio B. viaggia tra Palazzi con la velocità di un neutrino; quello con cui ha parlato Scajola era solo un sosia di Silvio B. (pare infatti che in giro non ci fossero patonze).
 
Gli scajoliani (a tanto siamo arrivati...) non sono riusciti ad arrivare in tempo perchè temevano che Scajola pensasse che si votasse a sua insaputa.
 
I Cicchittiani e i Gasparriani (in pratica loro due medesimi) no, quelli erano presentissimi!
 
Bossi non è arrivato in tempo perchè si è fermato sull'uscio a rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Si dice che abbia perso tempo perchè ha provato a fare tre cose insieme: dito medio, rutto e sistematina ai Maroni.
 
Infine Scilipoti. Beh, chi di Scilipoti ferisce...