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Aspettando Torino Vs Genoa, ovvero cercando il ritorno (forse decisivo) alla vittoria.

Creato il 08 maggio 2013 da Maurocanavese @Maurone

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Neanche il tempo di metabolizzare l’ultima trasferta amara a Milano che torna il campionato per il suo terz’ultimo impegno stagionale, questa volta sottoforma di turno infrasettimanale, quindi ci sono stati solo tre giorni per prepararsi ad accogliere il Genoa, speriamo che Ventura ed il suo staff abbiano lavorato meglio di quello di Ballardini.

Tutti conosciamo la storia del gemellaggio ultratrentennale che è esistito tra granata e rossoblù e che si è sfilacciato nel corso degli ultimi anni, per polemiche legate anche alle rispettive dirigenze, fino a interrompersi il 24 maggio 2009 quando il Genoa vinse 2-3 all’Olimpico condannando di fatto il Toro alla serie B; alla vista dell’esultanza dei tifosi rossoblù per il gol decisivo di Milito, la Maratona, e non solo, schiumò di rabbia e successe quello che tutti sappiamo. Non aggiungo altro se non il mio personale dispiacere per la fine di un’amicizia nata e consolidata nel nome e nel ricordo di Gigi Meroni, anche se il mio personale rispetto del Grifone continua da essere immutato.

Dopo quattro anni è di nuovo sfida decisiva per la salvezza, questa volta per entrambe le squadre, visto che nel 2009 i liguri concorrevano addirittura per la Champions League; Dvide Ballardini ha sostituito Del Neri sulla panchina del Grifone a Gennaio dopo che l’ex tecnico di Chievo, Samp e Juve aveva a sua volta sostituito Gigi De Canio; il mister originario di Ravenna ha subito dato lo scossone di gioco e risultati che tifosi e dirigenza si aspettavano da lui, per poi conoscere un nuovo periodo di flessione che hanno ricacciato la squadra tra le ultime tre, ma un ulteriore ribaltamento della tendenza di risultati nelle ultime quattro partite, tra cui gli scontri diretti vinti contro Chievo e Pescara, hanno fatto risalire il Genoa fino ad un punto dai granata e con buone prospettive di salvezza, visto che i trend di Palermo e Siena non sono stati dello stesso tenore. Ballardini per la partita di stasera dovrà fare a meno di capitan Rossi e dei lungo degenti, Olivera e Ferronetti e pensa ad un copertissimo 5-3-1-1 per affrontare gli avversari, anche se sicuramente i rossoblù non verranno qui con il solo obbiettivo di non prenderle, ma semmai per chiudersi dopo aver colpito in contropiede; perciò davanti a Frey, inamovibile ed esperto portierone, dovremmo trovare una linea così composta: Granqvist, Portanova,   Manfredini, Moretti e Antonelli, quindi esperienza e dinamismo e metodi spicci ripartiti in egual misura tra tutti; Kucka, Matuzalem e Rigoni saranno i mediani, il primo più regista, il secondo più interditore, il terzo più attento a stare appena dietro le punte, non meno di Bertolacci che farà da raccordo tra i tre mediani e la punta, il sempre letale Borriello.

In casa Toro invece Ventura ha preparato la partita a porte chiuse, segnale di grossa preoccupazione, ma anche di grossa voglia di stare faccia a faccia per chiarire ogni dubbio all’interno del gruppo. Non è perciò chiaro quale possa essere lo schema tattico su cui il tecnico più longevo dell’era Cairo voglia fare affidamento, se il ritorno al 4-4-2 con gli esterni alti, se un 4-3-2-1 o un 4-2-3-1, sicuro non ci sarà più la difesa a cinque. Ipotizzando un ritorno al classico dovremmo vedere in porta Gillet e la difesa con Darmian a destra e D’Ambrosio a sinistra avere la meglio su Masiello, mentre Glik dovrebbe tornare accanto ad Ogbonna nel ruolo di centrale; i due mediani dovrebbero essere Brighi e Gazzi, mentre Cerci e forse Birsa (visto un affaticamento subito da Santana durante l’ultimo allenamento) saranno gli esterni alti; coppia d’attacco formata da Bianchi e Barreto. Ora và detta una cosa, con tutto rispetto il Genoa non è né la Roma o la Fiorentina, tantomeno il Milan o la Juve, se il Toro è uscito sconfitto, ma di misura, da queste squadre oggi dovrebbe avere la forza di ribaltare l’andamento dei suoi risultati, tanto più che se arrivassero i tre punti ed il Palermo dovesse essere battuto dall’Udinese e il Siena non vincere contro la Fiorentina, la salvezza sarebbe matematica. Magari non andrà così al Barbera e al Franchi, ma vincere stasera sarebbe una ottima ipoteca sulla salvezza anche in caso di buoni risultati delle avversarie. Bisogna chiedere un ulteriore sforzo ai protagonisti della stagione, quel Cerci che ha ritrovato al nazionale grazie ai colori granata, quel Gillet che è stato saracinesca abbassata in molte gare, quel Gazzi che ha recuperato 101 palloni alla nostra causa, quel Brighi che si è tolto parecchia polvere d’addosso nel girone di ritorno, quel Santana che ha saputo portarci alla rete in alcune delle partite più difficili, o quel Birsa che ha un conto in sospeso con i rossoblù, senza contare la rabbia mai doma di capitan Bianchi….

E allora tutti insieme diciamo forte: FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!



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