E dunque mi preparo alla partenza per la mia fatidica prova scritta. Come al solito penso di aver puntato male il tiro, concentrandomi sulle indicazioni curricolari e su cosa significa fare scuola, e su come farei una lezione sull’articolo trovando le motivazioni giuste per fare capire ai miei allievi che se sai bene gli articoli, magari anche quelli della costituzione, diventerai un cittadino attivo dell’Europa e del mondo.
Ho trascurato il ripasso dello scibile storico letterario per due motivi: 1) un mese tra una prova e l’altra era troppo poco; 2) non avevo tempo causa scuola, casa e sorella da accudire e cane da portare fuori. Ora mi ritrovo qui piena di dubbi. Stranamente non sono ansiosa, non ho mal di pancia (solo un po’ di fame nervosa): infatti adesso sto lavorando, e, a parte le mie difficoltà con i miei piccoli medii, insegnare, preparare le lezioni, fare gli schemi con Cmap, avere idee per futuri laboratori pomeridiani che non metterò mai in pratica, mi piace e ne sono contenta. Poi ho comprato un cappottino nuovo a Tylde, perchè ero stanca di portarla in giro con quella maglia slabbrata che faceva tanto clochard…che non c’entra col concorso, però la cosa mi ha dato molta soddisfazione.
Direi che, comunque vada sarò felice. Felice per avere strappato 3 giorni di permesso, felice perchè oggi mangerò la parmigiana, felice perchè farò un po’ di shopping a Bari, felice perchè lascerò questo freddo brianzolo per più tiepide temperature. Sarò pure un’aspirante allo sbaraglio che ancora ha molto da imparare, un’aspirante che non saprà rispondere ai quesiti che le potrebbero dare una bella cattedra nuova di zecca, ma in fondo mi accontenterei anche dell’usato, ma niente è paragonabile alla gioia di insegnare senza avere l’assillo di studiare per continuare a fare quello che hai sempre fatto senza precarietà. Meglio la precarietà che la spada di Damocle del concorso sulla testa! Se questa spada cadrà sulla mia testa in questa prova scritta, vabbè c’ho provato, sarà per la prossima volta, magari mi assumeranno direttamente dalle graduatorie e poi gli asini inizieranno a volare.