Napoli, oltre ad essere la patria della pizza, del caffè, della buona cucina, conserva da anni un patrimonio artistico artigianale che turisti di tutto il mondo, ogni anno visitano. Si tratta delle opere d’artigianato composte ed esposte nella storica San Gregorio Armeno, milioni di pastori creati a mano da maestri artigiani, che ritraggono le figure classiche dell’arte presepiale ma anche quelle più insolite come persone dello spettacolo o politici.
Passeggiare a San Gregorio Armeno nel periodo Natalizio è un’impresa (vista l’enorme affluenza) che molto spesso i napoletani lasciano ai turisti, concedendo a loro stessi una passeggiata più tranquilla in un altro periodo dell’anno, dove di norma se pur affollata, San Gregorio Armeno risulta più libera rispetto al periodo forte.
Quanto successo ieri, 4 Febbraio, però ha destato la tranquillità delle persone che si erano concesse un salto tra pastori e presepi, che durante la loro passeggiata hanno assisto alla distruzione di molte opere d’artigianato, da parte di due extracomunitari, che armati di spranghe hanno ridotto in cocci la merce esposta.
I carabinieri, allertati, sono arrivati in soccorso, quando ormai però era troppo tardi, perchè i due giovani, dopo aver compiuto la dannosa distruzione, dettata da non si sa bene cosa, sono fuggiti via senza lasciare traccia, a prescindere dai cocci dei pastori.
Le autorità competenti indagano sull’accaduto per risalire ai vandali che hanno distrutto mesi interi di lavoro e intanto gli artigiani, tramite il portavoce Genny Di Virgilio, chiedono una tutela maggiore della strada dei pastori, specialmente in questi periodi di minore affluenza.