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Se il Bahrain vuole davvero migliorare la situazione dei diritti umani, allora dovrebbe liberare Nabeel Rajab, dice Julian Assange. In un’intervista con RT, il fondatore di WikiLeaks ha definito Rajab la voce più importante della “primavera” in Bahrain.
Le Proteste anti-governative sono cominciate in Bahrain nel febbraio 2011, con conseguenti decine di arresti e centinaia di persone uccise. Le proteste si sono nuovamente intensificate in vista della gara di Formula 1, causando violenti scontri e arresti.
Julian Assange ricorda che mentre Rajab era nel suo programma “il mondo di domani” sapeva già che in patria lo aspettava la galera, e conosceva bene cosa gli aspettava essendo già stato torturato e picchiato anche davanti la propria famiglia.
Assange spiega di averlo intervistato perchè il Bahrain ha 900.000 abitanti. Nabeel Rajab ha 150.000 seguaci su Twitter prevalentemente costituiti da cittadini del Bahrain. Dai primi arresti nel 2011, Nabeel Rajab è diventato il presidente del Centro del Bahrain per i diritti umani (BCHR) ed è diventato la voce più importante per la primavera del Bahrain.
Il Ruolo degli Usa
Rispondendo alla domanda sul ruolo degli Usa in Bahrain Assange sottolinea: è stato praticamente inesistente. E’ vergognoso e il coinvolgimento britannico è ancora peggio. L’ex capo di Scotland Yard ha aiutato le istituzioni a reprimere le rivolte, nello stesso modo che Londra è controllata durant ele manifestazioni. Il comportamento in sordina dagli Stati Uniti ha a che fare con la base navale statunitense che è in Bahrain. E geopoliticamente il Bahrain è molto vicino all’Iran, è vicino al rettilineo dove viene trasportato un sacco di petrolio. Gli Stati Uniti vogliono mantenere la loro base navale al fine di controllare questa zona. E questo è tutto.
Bisogna quindi rivedere la retorica sulle primavere avvenute nella zona in questi ultimi anni. Come mai c’è stato sostegno per alcune e invece si aiuta a uccidere e reprimere in altre?