Saint Etienne si ricompra i pali maledetti di Glasgow. (Immagine tratta da wikipedia)
STORIE (Saint Etienne). Nelle ultimissime calcio spicca la curiosa decisione di una storica società francese. Oggi il Saint Etienne, conosciuto in Francia come ASSE, ha riaperto il libro delle favole. Il club transalpino che negli anni 70′ aveva vissuto un periodo d’oro ha acquistato per 20 mila euro i pali delle due porte dello stadio di Glasgow, dove nel 1976 perse la finale di Coppa Campioni contro il Bayern. Su quei pali per ben due volte la formazione francese andò a sbattere perdendo per 1-0 l’unica finale europea conquistata nella sua lunga storia. Quel Saint Etienne era una delle formazioni più forti a metà anni 70′. La svolta per il club avvenne quando Rocher divenne presidente nel 1961.
In pochissimi anni venne costruita una squadra di altissima qualità che vinse 8 campionati in 13 anni, 6 coppe di Francia e 4 supercoppe. Ma il culmine fu raggiunto nel 1976 quando i francesi arrivarono in finale di Coppa Campioni. Di fronte trovarono il Bayern Monaco che era senza dubbio la squadra più forte d’Europa. I bavaresi battendo il Saint Etienne conquistarono cosi la terza Coppa Campioni consecutiva. Il rammarico però fu davvero forte per i francesi che giocarono alla grande, cogliendo per ben due volte la traversa prima con Bathenay e poi con Santini. Dopo i due legni i tedeschi andarono in vantaggio con una punizione di Roth che bastò al Bayern per portarsi a casa la coppa. Dopo quella finale il Saint Etienne vinse un campionato nel 1981.
Questo fu l’ultimo grande trofeo e poi vennero anni difficilissimi che videro i francesi retrocedere nella seconda divisione. Oggi i biancoverdi sono una squadra ostica da affrontare, ma che non riesce mai a competere per la vittoria del campionato. L’unica gioia degli ultimi anni è stata la vittoria della coppa di lega francese avvenuta nella scorsa stagione. Per rivivere quella che comunque è stata una favola i tifosi potranno “maledire” ogni volta che vorranno quei montanti di Glasgow che da oggi in poi saranno esposti nel museo della società.
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