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Assegnazione delle frequenze poco previdente

Creato il 27 novembre 2012 da Lateatnight @LateAtTweet
Sembra che il 2013 sarà un anno in cui verranno fuori alcune delle cattive scelte, in quanto lungimiranza, fatte a livello legislativo. Dopo aver parlato delle etichette energetiche eccoci a parlare di un problema riguardante l'assegnazione delle frequenze.
Assegnazione delle frequenze poco previdenteIn Italia si inizia a parlare di digitale terrestre nel 2004 con tutte le polemiche annesse, la confusione dovuta al cambio di apparecchi e ritardi del caso. La scelta di passare alla televisione digitale arriva dall'Europa con una serie di norme che ne regolano il processo di transizione ed il funzionamento, tra queste norme vengono indicate anche le frequenze da utilizzare. Con 6 anni di ritardo rispetto alla data prevista, nel Luglio 2012 avviene lo switch off e tutto il sistema televisivo nazionale passa ad essere digitale.
Assegnazione delle frequenze poco previdenteNel frattempo la tecnologia è avanzata e la telefonia mobile è arrivata alla 4a generazione chiamata LTE. Una delle caratteristiche che contraddistinguono l'LTE dalle generazioni precedenti è l'elevata gamma di frequenze su cui può funzionare e per l'Europa sono state scelte le frequenze 800, 900, 1800 e 2600MHz. Se la frequenza 2600 è poco utilizzata e le frequenze 900 e 1800 erano assegnate al GSM ed in parte già libere, la frequenza degli 800MHz è occupata proprio dal digitale terrestre!
Ci son quindi voluti 6 anni per terminare la transizione al digitale terrestre e dopo soli 6 mesi dal completamento ecco che già bisogna cambiare. Anche questa scelta è stata fatta a livello europeo quindi ci si sarebbe aspettati un migliore lavoro di coordinamento tra i vari comitati preposti alla stesura delle normative.
C'è da dire che il lavoro da fare per completare questo nuovo cambio non sarà della portata del passaggio da tv analogia a tv digitale, ma comporterà lo stesso dei disagi per i cittadini: si comincerà non potendo vedere alcuni o tutti i canali televisivi, sarà necessario risintonizzare il proprio decoder e si dovranno installare dei filtri sulle antenne per evitare interferenze. Assegnazione delle frequenze poco previdente  Il problema non è solo italiano, in Francia ed Inghilterra, dove LTE è già attivo, se ne parla da tempo e John Whittingdale, parlamentare e presidente della commissione Cultura, media e sport del Regno Unito, ha affermato che anche con l'installazione dei filtri la situazione non sarà completamente risolta.
Anche questa volta, un secondo cambio che non è la soluzione al problema e probabilmente ne sarà necessario un terzo per sistemare definitivamente la situazione.  Di nuovo: ma non era meglio pensarci prima?

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