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Assemblea nazionale del partito democratico: ecco come è andata

Creato il 21 settembre 2013 da Antonioriccipv @antonioricci

La due giorni dell’Assemblea Pd non risolve le questioni sul tappeto.

La proposta era modificare lo statuto per dividere le carica del segretario e quella del candidato premier e va bene e poi, udite udite: far decidere le regole del congresso da una commissione formata da delegati delle mozioni e dalla direzione del partito.

Si verifica così la fuga dall’assemblea generale perché una proposta del genere è inaccettabile.

L’assenza di metà dei delegati rende impossibile le modifiche dello Statuto.

A fare i furbi poi la gente, che non è stupida, si incavola.

Assemblea nazionale del partito democratico: ecco come è andata

Così la data (8 dicembre) e le regole del Congresso tornano incerte.

Epifani: “deciderà la direzione del partito il 27 settembre” .

Decisione al chiuso delle solite stanze.

Non ci si crede ma è così.

I cambiamento dello statuto devono essere decisi dall’assemblea.

Se non ci sono i numeri lo statuto resta come è, e va applicato, la direzione nazionale non ha la possibilità di modificarlo (se si rispettano le regole in vigore).

Prima considerazione : il segretario e la dirigenza nazionale hanno fallito.

Seconda considerazione: se la direzione nazionale modificasse lo statuto ci troveremmo di fronte a un colpo di mano.

Terza considerazione: se fanno saltare il congresso è sempre un colpo di mano.

Per ora l’assemblea nazionale è rinviata.

E pensare che l’avevamo detto ma hanno voluto fare il contrario.



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