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Assenteismo: 17 indagati a Pizzo Calabro

Creato il 27 aprile 2014 da Makinsud

Assenteismo sul posto di lavoro: un malcostume diffuso e fastidioso, che dovrebbe essere sradicato e combattuto anche a livello ideologico, quotidianamente. Non è, però, agevole combattere tale malcostume, in particolare nell’ambito del pubblico impiego, laddove i controlli risultano essere meno stringenti e più aggirabili e laddove non esiste una precisa valutazione delle performance dei dipendenti. In tali circostanze, dunque, laddove i meccanismi “viziati” risultano essere facilmente attuabili, l’assenteismo finisce per divenire dilagante a tutto danno dell’utenza che viene privata di un pubblico servizio che, a fronte delle tasse versate, dovrebbe essere sempre garantito al meglio. L’ennesimo caso di assenteismo di massa è accaduto, questa volta, a Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia presso l’Azienda ospedaliera dove sono stati scoperti ben diciassette dipendenti abitualmente assenteisti, a tutto danno della cittadinanza e con gravi conseguenze all’erogazione del servizio sanitario pubblico. Per i diciassette dipendenti assenteisti, tra cui dirigenti sanitari, assistenti amministrativi e infermieri, sono scattati immediatamente le misure cautelari da parte dei Carabinieri di Vibo Valentia e di Pizzo Calabro e due mesi di sospensione dal servizio, con l’accusa di truffa aggravata. L’indagine che ha permesso di scoprirli è stata condotta dal pm Vittorio Gallucci a partire dal mese di Giugno 2012 ma, al suo buon esito, hanno contribuito direttamente e indirettamente anche numerosi privati cittadini stanchi dei disservizi dell’Azienda ospedaliera di Pizzo Calabro, che tra l’altro ospita anche il Sert.

assenteismo

L’utenza dell’ospedale di Pizzo Calabro, infatti, lamentava da tempo gravi disservizi, ritardi nelle risposte e scarsa presenza del personale presso l’ospedale che spesso risultava essere semideserto anche nel pieno della settimana lavorativa: ciò ha fatto scattare l’allarme cui sono seguite attività di appostamenti, pedinamenti, riprese video e registrazioni audio che hanno permesso di individuare le condotte assenteiste dei diciassette dipendenti dell’Azienda ospedaliera che abitualmente si allontanavano arbitrariamente dal posto di lavoro per finalità del tutto estranee alle proprie mansioni lavorative.

Molti dipendenti, inoltre, decidevano di non presentarsi affatto sul posto di lavoro e aggiravano l’obbligo di “timbrare il cartellino d’ingresso” consegnando il proprio badge a colleghi compiacenti che timbravano la presenza al posto dei colleghi assenti, con i quali vigeva un tacito accordo basato sul reciproco scambio di favore.


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